Nella notte di lunedì sono scoppiati in Svezia violenti disordini tra polizia e migranti.
Questi episodi sono avvenuti due giorni dopo che il presidente Trump a Melbourne, in Florida, di fronte a migliaia di sostenitori, aveva ribadito la necessità dei confini sicuri prendendo come esempio i problemi europei e menzionando i recenti attacchi terroristici a “Bruxelles, Nizza, Parigi”, ed aveva aggiunto anche la Svezia . “Guardate cos’è successo in Svezia ieri sera… Chi poteva immaginarlo? Stanno avendo problemi che non avrebbero mai pensato di avere” aveva detto.
Irritato per queste parole, poche ore dopo il primo ministro svedese Stefan Löfven aveva ridicolizzato il presidente Trump perché l’attacco non c’era stato…
Però due giorni dopo (lunedì notte), la capitale svedese è stata sommersa nel caos. La violenza è scoppiata durante la notte nel sobborgo di Rinkeby, in un quartiere prevalentemente abitato da immigrati (il 95% dei residenti è di prima o seconda generazione) etichettato come un ‘no-go zone‘, una zona sconsigliata, non accessibile, dove la polizia di solito non va la sera senza rinforzi di altre pattuglie. La miccia si è innescata quando una pattuglia di polizia stava per arrestare uno spacciatore ma la gente si scagliata contro la polizia. Ben presto la situazione è diventata una vera e propria rivolta. Gli agenti sono stati costretti a sparare colpi di avvertimento per frenare la furia dei rivoltosi che lanciavano pietre, bruciavano auto e saccheggiavano negozi.
L’Express aggiunge anche:
Poche ore prima il Primo Ministro aveva ospitato una conferenza stampa congiunta a Stoccolma con il Governatore Generale canadese David Johnston.
Il suo discorso, era chiaramente destinato a ridicolizzare il discorso di Donald Trump. La stampa naturalmente non aveva trovato di meglio che aggrapparsi alla singola parola tralasciando tutto il contesto, quando era chiaro che si trattava di un lapsus.
Quello che stupisce è la reazione dei media e dei politici svedesi visto che la situazione in Svezia è realmente caotica a causa degli immigrati tanto che anche la polizia avverte che è fuori controllo.
La TV americana FOX venerdì sera aveva fatto una trasmissione con a tema i migranti ed aveva parlato della situazione caotica in Svezia. Nel corso di questa trasmissione, l’ancorman Tucker Carlson, ha intervistato il documentarista Ami Horowitz che ha sottolineato l’aumento esponenziale delle violenze in Svezia, innescate dall’ ondata migratoria musulmana.
E quando il regista Ami Horowitz ha dichiarato “Il governo sta sbagliando con il suo modo di cercare di coprire alcuni di questi problemi”, il conduttore ha risposto: “Questo è grottesco“.
Grottesco forse … ma vero. Insomma, l’affermazione di Trump del giorno prima non era vera ma le reazioni di sconcerto, visto le note condizioni esplosive dell’immigrazione in Svezia, sono state eccessive.
Era chiaro nel suo discorso in Florida Trump cercava solo di supportare i suoi progetti di legge per limitare l’immigrazione negli Stati Uniti e si era semplicemente confuso.
Invece, il premier Löfven nel suo discorso ha insistito che la Svezia è una nazione liberale che sta “facendo bene” ed è sempre stato un paese di opportunità.
La differenza è che mentre Trump ha mentito involontariamente, il premier svedese mente però sa di mentire. Inutile dire che in questo caso, nessuno solleva obiezioni.
Vietato Parlare
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Gli svedesi chiedono risposte per la jihad somala.
I problemi di integrazione di un gran numero di immigrati musulmani che la Svezia si trova ad affrontare è un argomento su cui l’editorialista Ulf Nilson ha scritto molte volte. I suoi avvertimenti sulla crescente radicalizzazione tra i musulmani di Svezia (che ha iniziato a lanciare un decennio fa) ora sembrano stranamente profetici alla luce di un’indagine Associated Press che ha trovato Stoccolma essere un terreno fertile per i jihadisti somali (segue su Nordstjernan)[/su_panel]
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