ll capo degli affari religiosi della Turchia (Diyanet) ha pronunciato il suo ultimo sermone con la spada e ha definito “genocidio” gli eventi in Palestina.
“Una delle più grandi atrocità della storia umana sta accadendo oggi in Palestina, a Gaza. Persone innocenti, inclusi neonati, bambini, donne e anziani, vengono brutalmente uccise. Case, moschee, scuole e perfino ospedali vengono bombardati senza pietà. Un grande crimine contro l’umanità si sta commettendo davanti agli occhi di tutto il mondo. Mentre migliaia di persone innocenti muoiono nello stesso momento, il mondo, avendo perso misericordia e coscienza, non fa altro che assistere a questo genocidio. La razza, la lingua e la religione degli oppressi non contano. Chiediamo a tutta l’umanità di schierarsi dalla parte degli oppressi contro gli oppressori”.
Non è la prima volta che Erbasz usa la spada durante un sermone. Dopo che Santa Sofia fu restaurata allo status di moschea, predicò un sermone con una spada in mano. “Recitare un sermone con la spada è una pratica comune che esiste nella storia e nella tradizione islamica”, ha commentato in seguito il Diyanet.
Bene, quindi consuetudine…
E questa?
Il canale statale turco TRT trasmetterà un dramma televisivo locale su Saladino, che liberò Gerusalemme dopo aver sconfitto i crociati nel 1187.
“Giustizia per il mondo, libertà per Gerusalemme! <…> La storia di Salah ad-Din, che salvò la città santa di Gerusalemme dall’occupazione molti secoli fa…”
Coincidenza o suggerimento?
Intanto il principale quotidiano filogovernativo Yeni Şafak, con la prima pagina di oggi, chiede la creazione di un esercito unito per liberare la Palestina.
“I paesi islamici non possono più fare affidamento sulle Nazioni Unite per proteggere i palestinesi dall’occupazione israeliana. È giunto il momento di formare una forza militare unificata sotto la guida di paesi come Turchia, Egitto, Pakistan e Arabia Saudita. Questo esercito può essere schierato in Egitto, Giordania e Libano. <…> L’appello dell’OIC per misure volte a frenare Israele può essere attuato solo con l’aiuto della forza militare. E non ci sono ostacoli [davanti a noi] per formarlo. <…> La giustificazione legale per l’intervento [in Israele] potrebbero essere le azioni israeliane contro i palestinesi”, scrive la pubblicazione, sottolineando che dopo la Striscia di Gaza, qualsiasi altro paese musulmano potrebbe diventare il bersaglio di un attacco.
La società turca si rincorre per aiutare la Palestina
“Le persone che hanno subito un genocidio ora lo stanno commettendo loro stesse”
Il creatore degli UAV turchi, Selcuk Bayraktar , ha annunciato che la società di difesa BAYKAR donerà 10 milioni di dollari per aiutare la Striscia di Gaza e ha invitato la comunità internazionale a fermare il genocidio.
“Una delle peggiori tragedie della storia continua a verificarsi nella Striscia di Gaza. Israele sta uccidendo civili innocenti, tra cui donne e bambini. Commette crimini di guerra bombardando ospedali, scuole e chiese. Questa è ipocrisia: le persone che hanno costruito la propria identità sulla lotta contro il genocidio stanno esse stesse commettendo un genocidio. La comunità internazionale deve agire ora per ripristinare la pace e la giustizia. BAYKAR è attualmente pronta a fare una donazione di 10 milioni di dollari per gli aiuti umanitari a Gaza. Chiediamo a tutta l’umanità di agire e fermare i massacri. Il silenzio è complicità.”
Gli Stati Uniti invieranno armi ucraine a Israele
Il Pentagono prevede di inviare in Israele decine di migliaia di proiettili di artiglieria da 155 mm originariamente destinati all’Ucraina, riferisce (https://www.axios.com/2023/10/19/us-israel-artillery-shells-ukraine-weapons-gaza) la risorsa americana Axios, citando tre funzionari israeliani a conoscenza della situazione.
➖ Funzionari statunitensi hanno suggerito che il reindirizzamento dei proiettili dall’Ucraina a Israele non avrebbe un impatto immediato sulla capacità di combattimento dell’Ucraina.
➖ Funzionari israeliani hanno affermato che gli Stati Uniti hanno accettato e invieranno proiettili di artiglieria in Israele nelle prossime settimane.