Già da stasera i media cominciano a fare fuoco preparatorio dipingendo come una vittoria il risultato dei colloqui all’Eurogruppo. Nello stesso tempo, oggi in Parlamento si è discussa creazione di una Commissione di inchiesta parlamentare per risolvere il problema delle fake news, ovvero per eliminare il contrasto che i cittadini fanno sui social e con gli altri mezzi sul web contro il potere costituito.
Questo tipo di attività decenni fa era tutelata e si chiamava ‘pluralismo informativo’ ora si chiama fake News.
Quindi ciò che desidera il governo è una migliore comunicazione ove non si sollevi obiezioni sul proprio operato. Ma siamo già a buon punto a giudicare dai commenti dei giornali, quelli autorevoli, quelli che interpretano ogni coso secondo il desiderio del potere.
Per farla breve questo del deputato Borghi della Lega è il tipo di attività che da fastidio perchè fuori dal coro.
I fondi non arriveranno subito ma solo dopo che l’Italia avrà presentato i piani su come spenderli e dopo che la Commissione li avrà accettati.
I fondi verranno spese se e come dice la UE secondo le proprie rigide condizioni e previe riforme, altrimenti la UE chiuderà i rubinetti.
Basterà che un solo paese europeo che si dichiarerà contro e noi dovremo accontentarlo altrimenti saremo tagliati fuori da prestiti e sussidi (qui i punti della discordia).
“Non possiamo riderci sopra, la situazione si sta facendo seria. L’europa ha bisogno di tornare agli stati nazionali, è sempre più urgente” dice l’economista Giancarlo Marcotti in un suo video divulgativo di giudizio.
Ed aggiunge: “Non si capisce perché la Commissione Europea si vuole sostituire alla Banca Centrale”.
Sentite in questo video cosa dice l’economista Giancarlo Marcotti in Finanza in Chiaro sull’ennesimo fallimento della nostra politica a Bruxelles:
Il maggior ostacolo è comunque rappresentato dall’Olanda. In proposito, “L’Ungheria sta con l’Italia”, ha fatto sapere il premier Viktor Orban, il quale non ha lesinato un duro attacco all’olandese Rutte: “Alcuni paesi guidati dall’olandese vorrebbero da vita a un nuovo meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto. Se l’intesa non si fa è colpa del leader olandese, non mia, è lui ad aver iniziato questa vicenda, è il vero responsabile per tutto il caos” al Consiglio europeo”. Di certo “non vogliamo tornare a casa senza una soluzione per l’Europa”, e “bisogna dare i soldi ai Paesi che ne hanno bisogno e permettere loro di spenderli appena possibile per stabilizzare le loro economie, invece di ingaggiare lunghe dispute burocratiche. Se li aiutiamo al momento giusto li aiutiamo due volte”.
Alla stampa olandese Rutte ha detto che “ci sono ancora grandi questioni sul tavolo, tra cui lo stato di diritto, il mix sussidi e prestiti, l’ammontare dei sussidi, e i rebates”. Per Rutte ci sono stati “progressi”, ma “ancora non ci siamo”, come neppure in tema di bilancio 2021-2027 (Notizie Geopolitiche).
Conte ha comunque la responsabilità di aver aspettato troppo e di non aver intrapreso la strada che la maggior parte dei paesi ha messo in atto.
Sull’esito che si profila, “Una sconfitta secca, brutale, totale per il governo Conte e la linea italiana”. – commenta Scenari Economici – “Una situazione perfino umiliante dal punto di vista dei risultati, c on un governo costretto ad implorare, ma pure costosa dal punto di vista economico: alla fine i contributi a fondo perduto ce li finanzieremo da soli, ma con una finalizzazione voluta da Bruxelles, e rischiamo di pagare pure i contributi a fondo perduto per Francia e Germania”.
La conclusione di Scenari Economici è pienamente condivisibile: “Un governo serio, democratico, si presenterebbe di fronte alle camere con il suo carico di umiliazione e prenderebbe carico delle sue responsabilità. Purtroppo questo non accadrà: Giuseppi cercherà di nascondere in ogni modo la drammatica verità, in questo aiutato dai soliti mass media, TV in testa, proni e falsi. Però questo è quello che sta accadendo, e vi prego di diffonderlo il più possibile”.
patrizioricci by @vietatoparlare
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