Ucraina: chiesta tregua per Natale da parte 1000 leader religiosi statunitensi ed attivisti

Il Washington Post il 21 dicembre ha riportato di un appello controfirmato da 1000 leader religiosi ed attivisti statunitensi per un cessato il fuoco in Ucraina nel giorno di Natale. Questo è stato possibile nella 1^ guerra mondiale per 24 ore nel giorno della memoria della nascita di Gesù.

La vicenda dell’appello viene segnalata dalla pubblicazione People’s Wold:

(…) questa settimana è stato lanciato da oltre 1.000 leader religiosi un appello per la tregua in Ucraina per il periodo natalizio.  (…)

Quasi tutti i firmatari hanno condannato l’invasione russa, tuttavia sono anche preoccupati, per la colpevolezza degli Stati Uniti nella guerra e per il rifiuto finora da parte di Washington di spingere per un cessate il fuoco e per l’apertura di negoziati necessari per porre fine ai combattimenti.

Guidati dal reverendo Jesse Jackson e dal vescovo William Barber, hanno ricordato la tregua di Natale del 1914 durante la prima guerra mondiale.

Nella tarda vigilia di Natale del 1914, durante la prima guerra mondiale, i soldati britannici udirono le truppe tedesche nelle trincee di fronte a loro cantare canti natalizi e videro lanterne e piccoli abeti lungo le loro trincee. Cominciarono a gridare messaggi tra le due parti. Il giorno seguente, a Natale, soldati britannici e tedeschi si sono incontrati nella “terra di nessuno” e si sono scambiati doni, scattato fotografie e giocato a partite di calcio improvvisate. Hanno anche seppellito le vittime e riparato trincee e rifugi. Dopo la breve tregua, i combattimenti purtroppo continuarono. Oggi, i leader della fede e della pace degli Stati Uniti chiedono un cessate il fuoco natalizio in Ucraina e chiedono negoziati per porre fine alla guerra.

I firmatari hanno dichiarato: “Esortiamo il nostro governo ad assumere un ruolo di leadership nel porre fine alla guerra in Ucraina sostenendo gli appelli per un cessate il fuoco e una soluzione negoziata, prima che il conflitto si traduca in una guerra nucleare che potrebbe devastare gli ecosistemi del mondo e annientare tutta la creazione di Dio”.

Il co-fondatore di Code Pink Medea Benjamin, uno dei firmatari, ha dichiarato: “Non c’è niente di glorioso nella guerra in Ucraina. È una sconfitta per tutti tranne che per i produttori di armi. Zelensky dovrebbe chiedere la pace. Così dovrebbe fare Putin. E Biden. E tutti gli altri. #ChristmasTruceNow.”

Benjamin ha detto che la guerra “deve spostarsi dal campo di battaglia al tavolo dei negoziati: niente più dollari per la guerra! La pace invece parla! Le forniture di armi più avanzate “ci porterebbero solo più vicino a una guerra diretta con la Russia… e all’armageddon nucleare”, ha aggiunto – People’s Wold

L’appello di un cessate il fuoco a livello valoriale è condivisibile. Ho però notato che nell’articolo il Washington Post e People’s World non sottolineano che giacché la guerra è combattuta tra ucraini e russi (paesi a maggioranza ortodossa), il Natale in questi paesi viene festeggiato anziché il 25 di dicembre il 7 di gennaio. Quindi il senso dell’appello è lo stesso ma la tregua doveva essere richiesta per il 7 gennaio (e non per il 25). Ma qui sorge un altro problema: la chiesa ucraina è passata come riferimento alla chiesa greca ortodossa e da quest’anno il Natale anche per la chiesa ortodossa ucraina è il 25 dicembre. Quindi sul fronte avremo due schieramenti per cui il giorno di Natale cade in due giorni diversi.

È da notare però che detto appello è chiesto per “il periodo Natalizio” Quindi dovrebbe comprendere tutto il periodo per entrambe le chiese. È da notare in realtà che la tregua che è stata richiesta è ben diversa dalla tregua spontanea del 1914. Purtroppo, nel caso che una simile tregua fosse concessa senza negoziati in corso, ognuno dei due schieramenti molto probabilmente cercherebbe di trarne giovamento migliorando la propria posizione in previsione della ripresa dei combattimenti. Questo corrisponderebbe a combattimenti successivi più cruenti.

L’unica soluzione realmente ragionevole sarebbe prendere veramente sul serio la memoria del Natale e decidere di cessare ogni combattimento, addivenendo ad una soluzione del conflitto che è del tutto fattibile.

E’ comunque da segnalare che prima dell’appello statunitense per il Natale, anche papa Francesco il 12 dicembre ha fatto alla Russia una analoga richiesta, ma la Russia ha rifiutato.

Se c’è una cosa che ci deve ricordare quegli episodi spontanei del 1914 è un evento molto luminoso, come simbolo di umanità sullo sfondo delle pagine più terribili e drammatiche della storia delle guerre. In onore della tregua di Natale del 1914, l’11 novembre 2008 in Francia è stato inaugurato un monumento nella città di Frelingen.

VPnews

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Letteratura:

Ashworth, Tony. Guerra di trincea 1914-1918: il sistema vivi e lascia vivere – Palgrave Macmillan UK, 1980
Lafon, Alexandre. Tregua di Natale. Enciclopedia internazionale della prima guerra mondiale ( https://encyclopedia.1914-1918-online.net )
Riley, Jonathan. Everyman’s Land: The Second Christmas Tregue, 1915. The Welsh History Review / Cylchgrawn Hanes Cymru – vol.28 – no.4 – Dec.2017

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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