Secondo fonti russe specialistiche indipendenti che riporto qui di seguito, si apprende che l’uso in modo limitato dell’aviazione russa nell’operazione in corso in Ucraina, sia dovuto alla presenza di ancora molte unità ucraine di difesa aerea fuori sede e difficilmente individuabili. Ritengo comunque da non escludere che la scelta di non fare massicci bombardamenti preventivi, sia stata anche una scelta deliberata. Ovvero , vista l’impossibilità di effettuare bombardamenti ad altissima quota – per forza di cose imprecisi – il suo mancato impiego esteso è palusibile sia stata una scelta deliberata, visto che essi avrebbero causato numerose vittime civili e distruzioni di infrastrutture, (anche aumentando così la possibilità di una rivolta della popolazione) . Da qui molto probabilmente la decisione di impiegare in modo massiccio le unità meccanizzate e ruotati:
Nelle dichiarazioni di ieri, Mosca ha annunciato la completa distruzione della difesa aerea e dell’aviazione ucraine. Questa, questa affermazione è stata rapidamente smentita dallo scoppio delle ostilità: già al mattino ha iniziato ad arrivare ad arrivare un flusso di dati su aerei ed elicotteri abbattuti, droni e missili russi da crociera. Nello stesso tempo, è difficile sapere il numero esatto di equipaggiamenti distruttivi.
Questa mattina, il ministero della difesa di RF ha diramato cifre sulle le forze di difesa aerea e aeronautiche ucraine “sterminate”: si tratta di 11 velivoli e 14 sistemi di difesa aerea di vario tipo. Questi sono, per usare un eufemismo, risultati molto modesti, dato che le forze armate dell’Ucraina hanno ~ 52 divisioni di difesa aerea. Le forze di difesa aerea dell’Ucraina non sono state distrutte o gravemente diminuite, tenendo anche conto del fatto che è più probabile che la cifra di cui sopra sia inaffidabile e che ci sia ancora un certo numero di complessi distrutti.
Questa è anche risposta alla domanda che è stata più volte sollevata oggi sul perché non ci sono massicci attacchi aerei dalla Russia. L’apparente inerzia dell’aeronautica russa non è affatto dettata dalla “filantropia” di cui parlano alcuni canali telegram specializzati, ma da una banale espediente militare perchè la RF non ha il pieno controllo dello spazio aereo. La presenza di un gran numero di sistemi di difesa aerea, MANPADS e di piccola artiglieria antiaerea nelle forze armate ucraine sono seri deterrenti per l’aviazione russa, il cui arsenale nella stragrande maggioranza dei casi è rappresentato da bombe e missili non guidati, che sono precisi ed efficaci solo quando si lavora a bassa quota.
Perché il “brillante” piano di bombardamento preventivo non ha funzionato?
In primo luogo, lo scorso anno la maggior parte delle unità ucraine è stata ritirata dai loro punti di schieramento permanente. È interessante notare che la loro posizione è stata nascosta anche ai consiglieri della NATO.
In secondo luogo, la Federazione Russa semplicemente non ha risorse di ricognizione sufficienti per scoprire dove sono le posizioni della difesa aerea ucraina (il numero di satelliti ottici è trascurabile, e così pure i moderni velivoli RTR e l’intelligence sotto copertura) e, soprattutto, sono mancati un numero sufficiente di armi ad alta precisione (e per tali operazioni è letteralmente necessario sulla scala di migliaia di unità che la Russia non può produrre né finanziariamente né, soprattutto, tecnicamente).
Una questione interessante separata è l’inattività degli UAV da ricognizione tattica russi, di cui si parla persino “dal campo”. La ragione è semplice: negli ultimi anni, le forze armate ucraine hanno abbastanza per la guerra di sistemi elettronici AV progettati per una gamma ristretta di compiti). La maggior parte dei complessi sono stati testati in pratica contro UAV russi nel Donbass e sono stati consegnati alle truppe in quantità commerciali.
Riassumendo freddamente, possiamo dire che le Forze Armate RF non sono state in grado di creare alcun convincente superiorità tecnico-militare nell’operazione in corso, e per questo motivo vediamo le colonne russe senza copertura aerea.
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