Anastasia (Nastya) Yelsukova è stata nei punti caldi delle terre contese in Ucraina per più di sei mesi. Scatta materiale fotografico e video esclusivo per la testata russa Readovka, intervista combattenti e residenti delle aree in prima linea. Ieri è stata ferita gravemente al ginocchio e all’anca da schegge. Le fonti russe sostengono che la ragazza è stata deliberatamente presa di mira dalle forze armate ucraine.
Se fosse dimostrato che questo corrisponde a verità, ci troveremmo di fronte ad un crimine di guerra. Secondo le convenzioni internazionali, i corrispondenti militari, i medici, il clero, i volontari delle missioni umanitarie non sono considerati partecipanti alle ostilità e sono protetti dalle relative convenzioni delle Nazioni Unite.
Questo quanto ha diffuso il suo giornale Readovka:
Le Forze Armate dell’Ucraina hanno preso di mira un gruppo di giornalisti russi che svolgevano incarichi editoriali nell’area della stazione ferroviaria di Sol (a 3 km dalla città di Soledar, la principale stazione ferroviaria della città). Anastasia Yelsukova, corrispondente militare di Readovka, una coraggiosa ragazza di Luhansk, è stata ferita. Ginocchio plurifratturato, anca danneggiata. la giornalista ha molti materiali fotografici e video esclusivi dalla zona di guerra, una serie di interviste iconiche. È stata presa di mira più di una volta. PMC “Wagner” ha organizzato l’evacuazione di Anastasia nella città di Pervomaisk, nella Repubblica popolare di Luhansk. ”
La giornalista era è andata in città insieme a un gruppo di altri corrispondenti, in particolare giornalisti di Zvezda e Channel One. Tutti loro sono finiti sotto il fuoco, ma lei non è stata abbastanza fortunata ed ha ricevuto diverse ferite da schegge contemporaneamente. Prontamente soccorsa dalla PMC Wagner è stata portata nelle retrovie all’ospedale di Pervomaisk, LPR. I medici di Pervomaisk, dopo aver eseguito un’operazione preliminare, raccomandano di inviare Yelsukova su un aereo speciale nella profonda retroguardia russa. I colleghi di Yelsukova stanno ora cercando di ottenere il trasporto. Molto probabilmente sarà trasportata a Mosca dopo essere stata stabilizzata.
Anastasia Yelsukova è nota per i suoi reportage dai punti caldi. Tra i vari reportage, ha assistito alle battaglie per Soledar sin dall’inizio, i referendum sull’adesione della Federazione Russa alla LPR. La stessa Nastya è originaria di Lugansk. Secondo lo staff del gruppo di scorta, Anastasia si è comportata con calma e coraggio, dall’inizio alla fine.
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Non è raro che i giornalisti russi vengono presi di mira. Questo è accaduto anche in Siria. In particolare nelle fasi calde del conflitto si sono verificati strani eventi intorno alle attività dell’agenzia ANNA-NEWS e le persone che vi lavoravano hanno iniziato ad essere oggetto di provocazioni metodiche: si parla di tentativi di eliminazione fisica del gruppo di giornalisti. Si parla di tentativi di eliminazione fisica del gruppo di giornalisti. Vi sono informazioni secondo cui i servizi speciali di stati stranieri hanno preparato una serie di attentati il cui scopo è stato quello eliminare qualsiasi attività dell’agenzia in Siria.
Allo stesso modo in Ucraina sembra che i giornalisti russi – ma anche semplicemente quelli che riportano un’altra realtà non coperta dall’ informazione occidentale – non siano affatto ben accetti. In linea, non sorprenderebbe che il tentativo della loro eliminazione fisica, sia stato volontario.
AGGIORNAMENTO 21/01/2023:
Non che l’ipotesi che l’attacco fosse stato mirato fosse aliena, ma le notizie dopo le prime reazioni e commenti comprensibilmente emotivi, si fanno più chiare le circostanze ed anche la dinamica dell’incidente. Readovka sembra che escluda che i bombardamenti fossero mirati alla eliminazione dei giornalisti, visto che nel luogo erano già in corso al momento dell’arrivo della giornalista e dei suoi colleghi (vedi qui: https://t.me/readovkanews/51130):
Intorno c’è una sparatoria: in quel momento le forze armate ucraine stavano conducendo un massiccio bombardamento della stazione Sol. (…)
Dalla stessa giornalista:
Quando siamo arrivati alla stazione di Sol, abbiamo iniziato a lavorare, abbiamo filmato l’edificio della stazione, abbiamo raccolto i commenti dai combattenti. Ho girato alcuni stand-up, ho preso i commenti dei ragazzi. Ho cercato di non uscire nell’area aperta che veniva attraversata, mi sono tenuta vicino all’edificio. Dopo essere rimasta sulla soglia, volevo registrare uno stand-up. Volevo già andarmene, ma poi mi sono appassionata”, ricorda Nastya.
Dalla redazione:
Nastya dice che nei primi momenti non capiva nemmeno cosa stesse succedendo. Poco dopo, il la corrispondente militare riceverà assistenza, prima sul campo, poi a Pervomaisk e Lugansk, dopodiché verrà consegnata in aereo in una delle migliori cliniche di Mosca. Ora Nastya ha già fatto una operazione, è in terapia intensiva, ma cosciente. La nostra corrispondente militare è di umore combattivo e vuole tornare al lavoro il prima possibile.
L’informazione deve essere corretta. Sempre.