Riporto qui diseguito, l’articolo di Antispiegel dedicato al segretario generale Mark Rutte, che pone serie ipoteche alla pace ed alla fine della guerra con la sua postura irragionevole e non sincera:
Il segretario generale della NATO Rutte ha affermato che le discussioni pubbliche su una possibile soluzione di pace devono essere tenute “sotto controllo” e invece bisogna concentrarsi su come fornire all’Ucraina più armi per “assicurare la vittoria dell’Ucraina”.
Rutte chiede la fine delle discussioni pubbliche sulle soluzioni di pace per l’Ucraina
Da Anti-Spiegel
19 dicembre 2024, ore 8:00
Dietro le quinte, in Europa, è in corso una disputa di cui desidero parlarvi più dettagliatamente nei prossimi giorni. Si tratta di uno scontro tra i governi europei che vogliono continuare a tutti i costi la guerra contro la Russia in Ucraina, anche nel caso in cui gli Stati Uniti, sotto la presidenza Trump, cessassero di sostenere l’Ucraina, e quei governi europei che, in misura maggiore o minore, vedono nella posizione di Trump un’opportunità per porre fine al disastroso sostegno all’Ucraina.
Per continuare a sostenere l’Ucraina durante la presidenza Trump, gli stati occidentali hanno abbandonato il formato Ramstein, che coordinava le forniture di armi all’Ucraina sotto la guida degli Stati Uniti, e hanno affidato alla NATO la responsabilità di organizzare le consegne di armi a Kiev. Di conseguenza, la NATO si è trasformata in una delle principali forze trainanti che invocano l’estensione di una guerra che l’Ucraina ha ormai perso da tempo.
Il nuovo segretario generale della NATO, Mark Rutte, è una scelta perfetta in questo contesto. Lo ha dimostrato pochi giorni fa, quando ha dichiarato apertamente di non sapere se in Ucraina ci siano ancora abbastanza persone da mandare al fronte, ma ha aggiunto che la NATO necessita di “più persone inviate in prima linea” per prolungare una guerra insensata e ormai perduta.
Ovviamente, non ha espresso quest’ultima considerazione in questi termini. Ha invece spiegato che l’obiettivo è quello di mettere l’Ucraina in una “posizione di forza” per futuri negoziati con la Russia.
Rutte ha recentemente tenuto una conferenza stampa in occasione dell’apertura del nuovo comando NATO per l’Ucraina a Wiesbaden, ribadendo la necessità di mettere l’Ucraina in una posizione di forza. Prima di ciò, aveva partecipato a un mini-vertice sull’Ucraina con alcuni leader dell’Unione Europea. Durante la conferenza stampa, Rutte ha dichiarato:
“Alla tua domanda su tutte queste voci su come potrebbe essere un accordo di pace, sulle garanzie di sicurezza e tutto il resto, conosci la mia posizione. Credo che ora dovremmo concentrarci sull’assicurare che l’Ucraina raggiunga questa posizione di forza. E che la discussione su ciò che accadrà successivamente, quando Zelenskyj, Putin e gli altri si siederanno al tavolo, sarà affar loro. Discutendo tra noi su come potrebbe essere un accordo di pace, rendiamo le cose molto facili per i russi, che sono comodamente seduti a osservare le nostre discussioni, fumando un sigaro e guardando i notiziari. Non penso che sia d’aiuto. Ovviamente, nelle democrazie è inevitabile discutere apertamente di tutto questo, ma penso che sarebbe molto saggio mantenere il controllo e concentrarsi sul compito da svolgere: garantire che l’Ucraina abbia tutto il necessario per impedire la vittoria di Putin e assicurare la vittoria dell’Ucraina. Questa è la nostra ambizione. Questo deve essere raggiunto, poiché sono in gioco i nostri valori ed è direttamente collegato alla nostra sicurezza futura”.
Riassumiamo:
- La NATO e il suo ruolo bellico
La NATO sostiene di non essere una parte belligerante nella guerra contro la Russia in Ucraina, ma al contempo dichiara come obiettivo quello di “garantire che l’Ucraina abbia tutto ciò di cui ha bisogno per impedire la vittoria di Putin e assicurare la vittoria dell’Ucraina”. Con simili affermazioni, come si può continuare a sostenere che la NATO non sia una parte in guerra? - Censura sul dibattito pubblico
Rutte vuole “mettere sotto controllo” il dibattito pubblico su una soluzione di pace per l’Ucraina. Ma come si può raggiungere la pace se non si può parlare di come dovrebbe essere e di come garantire una sua stabilità nel lungo termine? Con queste dichiarazioni, Rutte si oppone apertamente ai negoziati di pace, sostenendo invece il prolungamento della guerra e delle morti insensate. Ciò conferma che la NATO non è un’alleanza difensiva volta a proteggere i suoi membri, ma un’alleanza aggressiva il cui obiettivo è combattere i nemici geopolitici degli Stati Uniti, in questo caso la Russia. - I “valori occidentali”
Rutte giustifica il suo sostegno alla guerra affermando che “sono in gioco i nostri valori”. Ma di quali valori si tratta? Non può essere la democrazia, dato che le elezioni presidenziali del 2024 in Ucraina sono state annullate. Non può essere la libertà di espressione o di stampa, considerando che in Ucraina la censura mediatica è stata implementata già nel febbraio 2021, un anno prima dell’escalation. Né possono essere i diritti LGBT o di genere, dato che l’UNHCR ha documentato numerosi attacchi contro attivisti LGBT in Ucraina nel 2021.
“Valori occidentali”
Quindi di quali “valori” potrebbe parlare Rutte? Potrebbe trattarsi della terra nera ucraina a cui le aziende alimentari occidentali sono così appassionate? O delle ricche risorse minerarie del Donbass, dove oltre al carbone si trova anche molto litio, su cui l’Occidente tiene gli occhi aperti ?
Oppure si tratta semplicemente di geopolitica e del desiderio degli Stati Uniti di mantenere la propria posizione di potere globale, motivo per cui i suoi concorrenti Russia e Cina devono essere combattuti, indeboliti e sconfitti a tutti i costi? Se l’Ucraina verrà distrutta e sacrificata, questo non sarà un problema per la NATO guidata dagli Stati Uniti, come ha confermato ancora una volta la dichiarazione di Rutte secondo cui hanno bisogno di “più persone da inviare in prima linea”. E il fatto che gli Stati dell’UE siano colpiti economicamente non può che essere positivo per gli Stati Uniti, perché indebolisce un concorrente economico.
Se si guarda a tutto questo, è davvero impressionante quello che stanno facendo i media occidentali, perché le persone in Europa e soprattutto in Ucraina avrebbero dovuto da tempo alzarsi e combattere contro questa politica, che per loro è devastante. Il fatto che ciò non accada dimostra quanto sia potente l’apparato propagandistico occidentale.
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