Per molto tempo sulla linea di contatto delle parti, tutto è stato tranquillo. Ma circa mezzo mese fa sono iniziati i bombardamenti ucraini tramite mortai ed armi pesanti, che hanno continuato ad aumentare. Adesso sembra dai movimenti delle truppe, nonché dall’intelligence del DNR e dagli accentuati bombardamenti che Kiev sta preparando un’offensiva
Negli ultimi giorni la situazione al fronte nel Donbass si è estremamente aggravata.
Sarebbe corretto dire che l’esacerbazione è iniziata da Kiev. Dopo memorabili riunioni del governo ucraino dell’Ucraina, in cui si è deciso di chiudere i canali televisivi in lingua russa è stata presa la decisione di attaccare , probabilmente con un pretesto, a cui certamente la UE fingerà di credere.
Formalmente, c’è un cessate il fuoco “a tempo indeterminato”, ma il fuoco mirato viene nuovamente condotto contro le città e i villaggi del Donbass dalle forze armate dell’Ucraina con ogni tipo di arma, comprese le armi pesanti. Tutto ciò viene regolarmente registrato anche dai rapporti degli ispettori dell’OSCE.
Le forze armate ucraine sulla linea di contatto iniziarono a sparare sulle posizioni delle forze del Donbass prima per saggiare la reazione, poi sempre più insolentemente. Per prima cosa sono state utilizzate armi leggere, poi armi reparto (mitragliatrici di grosso calibro, cannoni antiaerei da 23 mm ) e armamenti BMP. Poi hanno iniziato a usare i mortai: prima quelli da 60 mm , “consentite” dagli accordi di Minsk, e poi quelli con munizioni da 82 mm e 120 mm . Sono già stati registrati casi e tiri di artiglieria con cannoni da 122 mm .
Disinformazione e artiglieria, le tattiche dell’esercito ucraino
La possibilità di un ritorno agli scontri su larga scala in Donbass sembra divenire sempre più concreta. Come avvenuto diverse volte in passato, anche in questi giorni trapelano possibili date in cui potrebbero scattare le operazioni offensive (tra il 15 e il 20 marzo). Da almeno un paio di anni in Donbass non tirava quest’aria.
Nelle scorse settimane si è registrato un aumento dei bombardamenti ucraini, oltre ad un insolito movimenti di carri armati e artiglierie in direzione della linea del fronte. Questi indizi non sono i soli da dover monitorare. La questione legata al Donbass non deve essere valutata solamente in base ai movimenti sul fronte, ma anche sul piano dell’informazione: Kiev conduce una vera e propria guerra parallela attraverso il “72° Centro per l’informazione e le Operazioni Psicologiche”, una formazione dell’intelligence ucraina che gestisce un vero e proprio esercito di bot, troll e blog anonimi.
Состав военной техники #ВСУ, на переезде Розовка в сторону Волновахи (на #Донецк). pic.twitter.com/IpHHNvx9rr
— Военная Тайна ® (@voennayatayna) March 9, 2021
Oltre al significativo lavoro compiuto dai media ucraini riportante la solita retorica dell’aggressione russa e dell’aumento delle tensioni da imputare ai “nemici” (spesso basandosi proprio sui prodotti del lavoro congiunto tra questo 72esmo Centro ed i reparti dell’esercito al fronte), anche sui social si stanno rapidamente diffondendo informazioni volte a destabilizzare la situazione.
Come riportato da Danil Bezsovov, ex portavoce della Milizia Popolare della DNR, tramite centinaia di account fake, su diversi social sono stati pubblicati commenti (identici!), in cui gli autori hanno affermato di avere avvistato nellle proprie città (della Repubblica Popolare di Donetsk) dei gruppi di mercenari russi.
Queste “testimonianze” sono state successivamente riprese dai quotidiani propagandistici ucraini. Non mi stupirei se queste notizie dovessero superare anche i confini ucraini, apparendo sui media nostrani, che quando si tratta di cercare fonti in merito a quanto accande in Donbass raramente tengono conto dell’accento propagandistico imposto da Kiev.
tramite Rangeloni News
Mentre l’Ucraina praticamente sta convogliando quasi tutte le proprie forze armate sulla linea di fuoco, queste le forze russe vicino al confine con il Donbass:
Come potete notare, molto chiaramente vengono indicate le forze russe ma non le forze ucraine come per dire con la mappa che l’ orso sia pronto a saltare ed è pronto a fare a pezzi la piccola povera Ucraina indifesa che non ha un esercito, come si vede in mappa.
C’è da notare, per chi non ha seguito precedentemente questi avvenimento , che gli accordi di Minsk prevedono che la regione del Donbass resti all’Ucraina ma con una buona autonomia.
Però questo accordo non è stato portato avanti da Kiev nei punti che pur ha sottoscritto.
@vietatoparlare