autore Patrick Boylan fonte SIBIALIRIA
Dal 2011, la CIA ha coordinato la consegna di armi alle milizie siriane ribelle, tramite almeno 70 voli speciali – utilizzando aerei della NATO senza segni distintivi – dal Qatar alla Turchia e da lì in Siria, e tramite altri voli ancora, finanziati dall’Arabia Saudita, dalle arsenali della Croazia fino alla Giordania e poi attraverso la frontiera con la Siria. Inoltre la CIA ha coordinato anche l’invio di guerriglieri dalla Libia ai campi dell’Esercito “libero” siriano in Turchia. In sostanza gli Stati Uniti hanno militarizzato il conflitto siriano sin dall’inizio. Non si tratta di un’affermazione azzardata – i link qui sopra portano ai giornali statunitensi più autorevoli e anche conservatori.
Ora arriva l’escalation, nonostante i quasi 100,000 morti tra soldati, guerriglieri e civili (quest’ultimi per un totale di 35,000, mentre i caduti pro-regime costituiscono il 43% della cifra totale dei morti riportata dai media, cioè quasi la metà). Obama ha infatti deciso di armare direttamente quelle milizie “amiche” in Siria, sia siriane che straniere, che cercano di rovesciare il regime e di impadronirsi del potere anche per conto di Washington. Non solo ma al Pentagono si torna a parlare di voli NATO per imporre l’interdizione aerea all’aviazione di Assad (la “no fly zone” che poi diventa inevitabilmente zona di bombardamento).
Tuttavia gli ultimi sondaggi dall’ente di ricerca USA più stimato ed affidabile, il Pew, rivelano che l’80% dell’opinione pubblica statunitense è contraria a questa politica di “guerra non dichiarata” (guerra segreta per procura) condotta dal Presidente Obama.
Ora i senatori Udall (del Nuovo Messico) e Murphy (del Connecticut) hanno presentato un disegno di legge per impedire ogni ulteriore escalation della guerra in Siria. Il provvedimento consentirebbe l’invio di assistenza umanitaria, purché sia realmente umanitaria, in particolare quella destinata ai rifugiati; ma pone un severo divieto alla fornitura di armi di qualsiasi tipo alle milizie in Siria “perché quelle armi potrebbero, in seguito, cadere nelle mani di terroristi”.
Il movimento di base “Progressive Democrats of America” sta ora raccogliendo le firme a sostegno del disegno di legge di Udall e Murphy. Inoltre il movimento fornisce online ai suoi aderenti lettere modello da inviare ai propri senatori per sollecitare un voto a favore della legge. “Solo la via diplomatica, non una escalation del conflitto, può portare alla pace,” ha dichiarato Sandy Davies, esponente del PDA e interfaccia tra il PDA e il Coordinamento per il Cambiamento Democratico in Siria.