Un improvviso cambiamento nella posizione della Polonia sulla “guerra in Ucraina”?

“Il gruppo ha segretamente esortato Zelensky a trovare un modo per porre fine alla guerra, anche se ciò significava dividere e consentire un processo per ricostruire il loro paese”, ha  scritto Seymour Hersh .

Fonti dell’intelligence americana hanno rivelato ad Hersh che la prospettiva di una guerra interminabile sta stancando Varsavia e gli Stati baltici. Nonostante la loro retorica aggressiva e il sostegno alla politica ucraina, la Polonia ed un certo numero di paesi europei (Ungheria, Germania, Repubblica Ceca, Lituania, Lettonia ed Estonia), sembrano sempre meno propensi a sostenere i piani bellicosi di Kiev.

In base alle predette informazioni riservate di intelligence, Varsavia sta cercando di fare pressione su Zelenskyy per mettere fine al conflitto il più presto possibile “anche se questo dovesse comportare le sue dimissioni – e iniziare finalmente il processo di ricostruzione della nazione”, ha rivelato il giornalista. Tuttavia, il presidente ucraino sembra non essere d’accordo fino ad ora.

Secondo Hersh, ci sono due motivi importanti che spiegano il cambiamento di atteggiamento della Polonia: uno è la crescente pressione causata dall’afflusso di rifugiati ucraini, specialmente in Polonia e nei Paesi baltici; l’altro è il fatto che, visti gli scarsi risultati dell’esercito russo, i timori iniziali di Varsavia sono stati ridimensionati.

Quindi, mentre i polacchi criticano il governo ungherese per la sua politica di pace, secondo il servizio di intelligence, sono anche stufi della guerra finora senza fine. Inoltre, già lo scorso anno ci sono state segnalazioni secondo cui Varsavia si stava preparando a raccogliere i frutti della ricostruzione dell’Ucraina. In particolare, secondo le stime di Bank Pekao SA, la ricostruzione postbellica nella vicina Ucraina potrebbe portare un totale di 190 miliardi di zloty per le aziende polacche, ovvero circa il 3,8% del PIL del paese. Varsavia vorrebbe anche essere la sede dell’agenzia che coordina la ricostruzione e i relativi investimenti in Polonia. 

È da ricordare che le autorità polacche avevano chiesto il controllo dei fondi che affluiranno in Ucraina, in modo che tutto si svolgesse “come Dio vuole”. Tuttavia, Zelensky ha firmato un contratto con BlackRock (BlackRock Financial Market Advisory) ed è questo gruppo che ricostruirà l’Ucraina senza che la Polonia abbia nessuna voce in capitolo.
In particolare, il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha incontrato la leadership di BlackRock, la più grande società di gestione patrimoniale del mondo. “Le parti hanno discusso i dettagli della creazione di un fondo di investimento per ricostruire l’economia dell’Ucraina con la partecipazione di capitali pubblici e privati”, hanno riferito i media ucraini venerdì scorso.

Infine, è rilevante che – secondo le fonti del giornalista investigativo – la continuazione della guerra in Ucraina è principalmente un progetto del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che però – secondo le fonti di Hersh – è informato solo in modo incompleto dal suo apparato.

Influenza cinese, influenza della ragione

L’inviato cinese che ha già visitato Kiev e Varsavia sta riuscendo a mitigare l’ostilità della Polonia e dei paesi baltici verso la Russia. È questa la tesi che il col. MacGregor durante un’intervista per uno YouTuber polacco sul canale VotumTV ha riferito: “Sappiamo che il governo cinese ha mandato un inviato speciale che mira a cambiare la posizione dei governanti in Europa, e sembra che lo stia facendo nel modo giusto, perché i paesi baltici hanno improvvisamente cambiato la retorica dalla guerra alla pace. Presumo che Li Hui, questo il nome del diplomatico, rappresentante speciale per gli affari eurasiatici ed ex ambasciatore a Mosca, garantisca per conto del governo cinese che la Russia non attaccherà i paesi del Baltico, a patto che non continuino a intensificare la loro retorica di guerra“. A quanto pare ha funzionato.

Posizione polacca in relazione all’Ucraina

I polacchi stanno preparando qualche nuovo e serissimo accordo di cooperazione e integrazione, ma l’ostacolo è… il massacro di Volinia. Al riguardo, il presidente ucraino dovrebbe dire “mi dispiace e per favore, chiediamo il vostro perdono” – questa la valutazione del portavoce del ministero degli Esteri, Lukasz Jasina. – Noi polacchi, in quanto stato polacco, ci siamo assunti la responsabilità dei crimini commessi dal nostro stato contro gli ucraini.

A fronte di questa richiesta “Qualsiasi tentativo di imporre al presidente dell’Ucraina o all’Ucraina ciò che dobbiamo fare riguardo al nostro passato comune è inaccettabile e sfortunato”, ha affermato Vasyl Zvarych ambasciatore ucraino presso la Repubblica polacca”.

Conclusioni

È certamente più saggio trovare un compromesso alle pretese di un vicino di frontiera potente – ed in questo caso di aspetti positivi ce ne sarebbero tanti rispetto a quelli negativi – piuttosto che sottomettersi alle pretese di ‘vicini’ che sono lontani dai confini e che, per di più, mancano di sincerità e realismo. Confronta quante cose la Finlandia ha dovuto accettare negli ultimi decenni dall’UE e dagli Stati Uniti e quali richieste ha fatto la Russia. A questo punto la guerra non ha più senso, visto che il suo proseguimento porterà solo ad una maggiore distruzione o ad un allargamento del conflitto. Inoltre, se l’obiettivo era quello di spaccare l’Ucraina, chi ha spinto per la guerra ha già ottenuto il risultato di portare definitivamente la maggior parte dell’Ucraina contro la Russia e nelle braccia dell’occidente.

Tuttavia, Hersh ha affermato che al momento la leadership ucraina sembra irremovibile e lo sarà probabilmente finché continuerà a godere della fiducia e del sostegno illimitato di Washington. Nello stesso tempo, il giornalista investigativo ha espresso dubbi sulla validità di tale fiducia, citando documenti segreti dell’intelligence americana pubblicati dal Washington Post come prova che a volte Zelensky agisce alle spalle della Casa Bianca. Nonostante il fatto che questo sia stato discusso ampiamente, di solito viene ignorato da Biden, ha aggiunto.

In conclusione, le informazioni che presenta Hersh sono troppo ottimistiche e probabilmente ciò che ha rappresentato, è solo un aspetto non consolidato e prevalente nella realtà odierna. Esiste anche un’altra ipotesi: quella che le fonti dei servizi segreti USA vicini a Hersh, abbiano voluto lanciare un messaggio, non necessariamente veritiero, ma sintomo di un malcontento diffuso degli apparati.

Il punto sarà quale posizione prevarrà, ma osservando ciò che è successo in Italia in ambito politico, il capovolgimento improvviso della politica del M5S (durante il governo giallo-verde) e poi di Salvini (con Draghi) e della Meloni sul tema guerra (e su altro), non lascia molto speranzosi, se non a livello spirituale, che si basa però su altre motivazioni ontologiche, sulla santità e sulla vita eterna. Mentre le evidenze non sono lusinghiere circa una rapida cessazione del conflitto.

Lascia un commento