Un modo per accusare ‘facile facile’: la Russia sostiene “Tulsi Gabbard sostenuta dalla Russia” ma è un falso scoop di NBC News

NBC News ha pubblicato una storia che, come era prevedibile, è diventata virale: degli “esperti che tracciano i siti web e i social media collegati alla Russia hanno visto segnali di un possibile supporto alla campagna della Democratica delle Hawaii Tulsi Gabbard”.

Ma l’intera storia è fasulla: gli unici “esperti” citati dalla NBC a supporto del loro scoop provengono da un’azienda, la New Knowledge, che, come il New York Times ha svelato, fabbricava falsi account troll russi per conto del Partito Democratico durante le elezioni del Senato dell’Alabama, al fine di accusare falsamente il Cremlino di interferire nelle elezioni.

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Per giustificare l’accusa che Tulsi Gabbard sarebbe il candidato del Cremlino, NBC ha dichiarato: “gli analisti della New Knowledge, la compagnia che il Senate Intelligence Commiteee ha usato per tracciare le attività russe nelle elezioni del 2016, hanno detto a NBC News di avere individuato discussioni riguardanti la Gabbard in diverse chat anonime, incluse quelle conosciute per avere fomentato i troll di estrema destra”.

Quello che la NBC – incredibilmente – ha evitato di dire è un fatto che rivela come il suo articolo sia una vera truffa giornalista: quella stessa azienda, New Knowledge, è stata scoperta solo sei settimane fa a creare finti account troll russi su Facebook e Twitter per sostenere che il Cremlino stesse lavorando alla sconfitta del senatore democratico Doug Jones in Alabama. Il New York Times, quando ha svelato la truffa, ha citato un documento della New Knowledge che elogiava la loro stessa macchinazione: “Abbiamo orchestrato una elaborata operazione di false flag per far credere che la campagna di Roy Moore sia stata amplificata sui social media dai botnet russi”.

La truffa è stata orchestrata dal CEO di New Knowledge, Jonathan Morgan. Allo stesso tempo in cui Morgan fabbricava account troll russi, e li usava per dare l’impressione che Putin stesse cercando di sconfiggere il candidato Democratico al Senato, Morgan usava la sua “esperienza” nei social media per sostenere che i russi stessero interferendo nelle elezioni per il Senato dell’Alabama. In altre parole, Morgan ha usato i suoi stessi falsi account russi per mentire al pubblico, e far credere ai media nazionali che degli account legati al Cremlino stessero cercando di far sconfiggere il candidato Democratico al Senato quando, di fatto, gli account che lui citava erano quelli che lui stesso aveva creato e controllato.

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Ancora peggio: l’azienda di Morgan è dietro uno dei recenti rapporti del Senato riguardo l’interferenza nelle elezioni dei social media russi, così come dietro la creazione di “Hamilton 68”, la presunta piattaforma dati continuamente usata dai media americani per sostenere che i loro nemici sono supportati dal Cremlino (quello strumento è stato così abusato che perfino i suoi stessi creatori hanno avvertito i media di non esagerare il suo significato). Durante la corsa in Alabama, Morgan – in untweet che ha eliminato una volta che la sua truffa è venuta fuori – ha citato i dati di Hamilton 68 che lui stesso ha manipolato con i suoi falsi account russi per sostenere che la Russia stava interferendo nella corsa al Senato dell’Alabama.

In risposta alla scoperta della truffa, Facebook ha chiuso gli account di cinque americani che ne erano responsabili, incluso quello dello stesso Morgan, il “prominente esperto di social media” a capo della New Knowledge.

Oltre alla sospensione dell’account Facebook di Morgan, il miliardario e fondatore di Linkedin che ha fornito il denaro al progetto di New Knowledge, Reid Hoffman, si è scusato, e ha dichiarato che non aveva alcuna conoscenza della frode. Doug Jones, il Democratico che ha vinto il seggio dell’Alabama, e che durante l’elezione ha sostenuto di essere attaccato dai troll russi, ha detto che non sapeva niente dello schema, e ha chiesto un’indagine federale contro la New Knowledge.

Questo è il gruppo di “esperti” su cui NBC News ha fatto affidamento per diffondere la sua storia sensazionalistica, secondo la quale la candidatura della Gabbard sarebbe supportata dalla Russia.

Anche se la NBC ha citato le opinioni di ex agenti dell’FBI e di altre agenzie di sicurezza, chiedendo loro perché il Cremlino dovrebbe volere la vittoria della Gabbard, la sua dichiarazione che degli “esperti” avrebbero individuato dei collegamenti con la Russia proviene da questa azienda totalmente screditata, una che si è dimostrata abile nel creare finte accuse contro i nemici del Partito Democratico.

Alcuni giorno dopo che la Gabbard ha annunciato la sua candidatura, DisInfo 2018, parte della azienda di cybersicurezza New Knowledge, ha scoperto che tre dei 15 maggiori URL condividi dagli 800 social media account affiliati con note e sospette operazioni di propaganda russa riguardavano Gabbard.

Gli analisti della New Knowledge, la compagnia che il Senate Intelligence Committee ha usato per tracciare le attività russe nelle elezioni del 2016, hanno detto a NBC News di avere individuato discussioni riguardanti la Gabbard in chat anonime, incluse quelle note per fomentare i troll di estrema destra. La discussione riguardava l’utilità della Gabbard.

“Alcuni dei nostri analisti hanno visto discussioni su 8chan in cui si diceva che lei era un buon candidato divisivo, da sostenere”, ha detto il direttore della ricerca di New Knowledge Renee DiResta.

La cosa particolarmente poco etica dell’articolo della NBC è che cerca di elogiare le credenziali di questo gruppo, sottolineando che si tratti della “compagnia che il Senate Intelligence Committee ha usato per tracciare le attività russe nelle elezioni del 2016”, nascondendo al pubblico la truffa che il CEOdi questa azienda ha costruito per conto del Partito Democratico.

L’unico altro cosiddetto “esperto” citato dalla NBC è un certo Josh Russell. Russell sarebbe un “ricercatore e cacciatore di trull conosciuto per identificare falsi account”. In realtà, Russell è qualcuno che lo scorso anno la CNN ha descritto come “un padre dell’Indiana” e un “cacciatore di troll dilettante” con un lavoro a tempo pieno non legato alla Russia (lavora come programmatore in un college) e il cui “hobby” sarebbe quello di tracciare gli account russi online.

Quindi, oltre all’azienda che è stata scoperta responsabile di una truffa cybernetica, l’unico altro esperto sentito dalla NBC è qualcuno che la CNN ha descritto solo l’anno scorso come un “dilettante” che dà la caccia agli account russi “per hobby”. Nonostante ciò, NBC cita che Russell “ha scoperto alcuniaccount sospetti che retwittavano lo stesso identico testo sulla Gabbard, quasi sempre frasi neutrali o positive”.

La NBC sostiene, inoltre, che la sua sofisticata analisi si basi sul conto delle volte in cui la Gabbard è stata menzionata da RT, Sputnik e Russia Insider. Il fatto più incriminante, secondo loro, sarebbe che “la Gabbard è stata menzionata due volte più rispetto agli altri candidati democratici per il 2020, Joe Biden e Bernie Sanders”.

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Peccato che, al contrario della Gabbard, che ha annunciato la sua intenzione di candidarsi alla presidenza quasi un mese fa, né Biden né Sanders hanno annunciato di volersi candidare. Forse è per questo che la sua candidatura sta ricevendo molta attenzione, e non perché, come ha infantilmente scritto un reporter di NBC “Il Cremlino ha già una cotta per Tulsi Gabbard”?

NBC News, per diffondere la favola della Gabbard come favorita del Cremlino, si è affidata a un gruppo di presunti esperti senza dire al suo pubblico della loro truffa, in cui l’azienda ha fabbricato falsi account russi per dare l’impressione di una interferenza di Mosca nelle elezioni dell’Alabama. Questo perché il copione dell’asse composto dal Partito Democratico, da NBC/MSNBC, dai neocon e dalla comunità dell’intelligence è sempre lo stesso: diffamare qualunque avversario dell’establishment del Partito Democratico – sia esso di destra o di sinistra – additandolo come un fantoccio del Cremlino (un altro obiettivo sarà, e già lo è, Bernie Sanders).

Per ottenere questo obiettivo maccartesco, questa coalizione di neoconservatori, operatori dell’intelligence e giornalisti di NBC si impegnerà in ogni tipo di inganno giornalistico, come la NBC ha appena dimostrato di saper fare.

(da The Intercept )

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