In una decisione storica, il Consiglio dei Ministri ha votato all’unanimità per l’approvazione del disegno di legge costituzionale che prevede l’elezione diretta del presidente del Consiglio in Italia. Questa riforma costituzionale segna una svolta significativa nella politica italiana, ponendo fine alla limitazione della nomina del premier dolo attraverso il Parlamento.
L’assenza di questa norma ha potuto permettere in passato governi tecnici come quello di Monti che – attraverso situazioni appositamente indotte – hanno ribaltato il risultato elettorale sostituendolo con una figura che nulla aveva a che fare con con la preferenza espressa dai cittadini .
Questa decisione è stata accolta con entusiasmo da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che ha sottolineato che questa riforma darà ai cittadini il potere di scegliere il proprio capo del governo, mettendo così fine a giochi di palazzo e governi tecnici.
Una delle principali implicazioni di questa riforma è che il presidente del Consiglio non potrà più essere sostituito da una figura estranea al Parlamento, eliminando la possibilità di governi tecnici. Questo significa che il governo sarà sempre composto da parlamentari e non ci saranno più coalizioni “arcobaleno” formate da forze politiche eterogenee. Questa riforma è stata definita da Meloni come “la madre di tutte le riforme”, in quanto mira a risolvere il problema della stabilità dei governi italiani.
Oltre alla riforma costituzionale, sono stati approvati il Piano Mattei, uno schema di decreto legge e un decreto legislativo attuativo della Delega fiscale sull’accertamento e sul concordato preventivo biennale.
In sintesi, l’approvazione dell’elezione diretta del presidente del Consiglio rappresenta un importante passo avanti nella politica italiana, dando ai cittadini maggiori poteri decisionali e ponendo fine a un’era di governi tecnici e instabilità politica. Questa riforma è stata definita come la “madre di tutte le riforme” da parte di Giorgia Meloni, sottolineando la sua importanza per la stabilità del governo italiano.
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