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Ungheria: abbiamo ostacolato la candidatura di Soros come presidente della Commissione Europea – Ecco tutti gli uomini di Soros a Bruxelles

L’influenza dell’Open Society sul Parlamento Europeo è cosa certa e documentata ma è fatta passare dai media come ‘teoria complottistica’.

Il ministro degli Esteri Peter Szijjarto a Trieste dopo i colloqui con il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini (5 luglio ) ha rivelato che l’Ungheria ha fatto cadere un tentativo di presentare come candidato alla presidenza dell’Unione Europea lo speculatore e filantropo George Soros ( Hungary Today):

“Un tentativo di rendere George Soros un candidato [presidente Commissione Europea] è stato ostacolato con successo” .

Questa notizia – che ha dell’incredibile – non rappresenta l’unico tentativo di Soros di influenzare la politica europea. In realtà già tutte le strutture del Parlamento europeo sono permeate dagli agenti dell’influenza di Soros.

Gli uomini su cui Soros può contare nel Parlamento europeo, sono 226 deputati

Il piano di Soros, ben descritto nel suo articolo dell’11 febbraio “Europa per favore svegliati“, svolge assiduamente una attività di lobby presso la UE a Bruxelles. EurasiaDaily ha rilevato recentemente grazie a una fuga di notizie, le specifiche sull’influenza di Soros in questo istituto paneuropeo sono diventate chiare.

L’elenco degli “alleati affidabili” di Soros dall’attuale composizione del Parlamento europeo 2014-2019 sono ora pubblicamente disponibili. Ciononostante i nostri media nazionali continuano ad incensare l’Unione Europea come un’istituzione a cui dobbiamo far riferimento senza chiederne alcuna riforma.

Ma ciò non è vero: la UE ha una forte polarizzazione verso ‘think thank’ esterni, che si servono ‘influencer’ che esercitano pressioni enormi per sottrarre le questioni importanti della vita pubblica dei popoli  europei al di fuori del normale dibattito democratico. 

A fronte di questo macigno che pesa sulla democrazia, è ironico che invece il nostro governo nazionale è continuamente sotto accusa per il suo ‘ anti-europeismo’ e ‘populismo’.

Reliable allies in the European Parliament (2014-2019)

[su_panel]Come dicevo, la lista degli uomini di Soros è pubblica. La forza di cui Soros può contare nelle istituzioni europee è enorme: è costituita da 226 deputati al Parlamento europeo,  è la più grande, anche se informale, fazione del Parlamento europeo. . Ecco qui i nomi nel file “Reliable allies in the European Parliament (2014-2019, liberamente scaricabile in formato pdf): soros kooptbrussel [/su_panel]

Nell’ufficio contabilità di Soros, i deputati sono raggruppati per paesi che rappresentano nel Parlamento europeo. Sono indicati le commissioni e i gruppi di lavoro del Parlamento europeo in cui lavorano .

[su_panel]Nell’elenco sono indicati interessi politici personali e “specializzazioni”, indirizzi e-mail e caselle di posta elettronica nel Parlamento europeo, pagine personali nei social network. [/su_panel]

Tutte le strutture del Parlamento europeo sono permeate dagli agenti dell’influenza di Soros.

Il documento è un’illustrazione dei risultati della strategia della Fondazione Soros Open Society nel penetrare importanti strutture politiche, sia a livello nazionale che sovranazionale. Dal 1991, l’obiettivo principale di Soros in Europa e nell’Europa dell’Est è stata la creazione di una nuova classe politica  che professasse l’ideologia Soros dell’Open Society.

Più precisamente l’elenco rivela che:

[su_quote]tra gli “alleati affidabili” di Soros ci sono politici europei di prima linea. C’è l’ex presidente del PE (2012-2017) e l’ex leader della SPD (2017-2018), il tedesco Martin Schulz . C’è l’ex leader del gruppo Progressive Alliance of Socialists and Democrats (2014-2018) al PE, l’italiano Gianni Pittella .

Ci sono i presidenti del gruppo Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa (ALDE) e l’ex Primo Ministro del Belgio (1999-2008), il belga Guy Verhofstadt . Ci sono il vicepresidente del Parlamento europeo e l’ex diplomatico tedesco di alto rango Alexander Count Lambsdorf . Tra gli “alleati affidabili”per le relazioni nei media russi durante l’attuale crisi ucraina, c’è l’europarlamentare Elmar Brok (CDU) e Rebecca Harms (Verde).[/su_quote]

[su_quote]Nella rete finanziata da Soros di “Università europee” l’Università dell’Europa centrale di Budapest era la principale – doveva diventare una piattaforma per la preparazione di una nuova élite europea transnazionale. Questa università però in seguito è stata recuperata e ‘depurata’ dal premier Orban di ogni influenza dell’Open Society.

Per quanto riguarda l’influenza nell’area dei paesi  che un tempo erano di influenza sovietica il compito di ‘influencer’ era ricoperto dal lettone  Nil Muiznieks  che ha ricoperto l’incarico di commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa (2012-2018). Una delle operazione ‘ben riuscite’  di  Muiznieks è stata in Lettonia:  alle ultime elezioni parlamentari dell’ottobre 2018 in Lettonia, circa la metà degli ex e attuali leader e dipendenti delle organizzazioni finanziati da George Soros e dai suoi compagni vi parteciparono, ed ora sono stati eletti nel parlamento lettone.[/su_quote]

L’attività di Soros al Parlamento Europeo e nelle istituzioni europee è febbrile ed a tutto campo:

[su_quote](…) Soros sta cercando di influenzare la politica europea da diversi punti di vista – sia a livello nazionale che sovranazionale. Attualmente 19 persone lavorano nella struttura European Open Policy Institute di Soros a Bruxelles. Di questi, 12 sono elencati come lobbisti del Parlamento europeo.

Di recente, su richiesta di un importante deputato ungherese Tamas Deutsch, è stato reso noto che nel periodo 2014-2018, i rappresentanti di George Soros di questa struttura con sede a Bruxelles hanno tenuto almeno 49 incontri con alti funzionari della Commissione europea. Ciò significa che i rappresentanti di Soros  hanno avuto contatti mensili diretti con la Commissione europea. Secondo le informazioni ufficiali, questi incontri, di regola, erano dedicati alla questione dell ‘”unità dell’Europa”. (…)

Nello stesso periodo, lo stesso George Soros ha tenuto personalmente almeno 15 incontri con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ,  il primo vicepresidente e altri vicepresidenti della Commissione europea, nonché con i membri della commissione stessa. Si è scoperto che a Bruxelles Soros preferisce risolvere le questioni più importanti personalmente e a porte chiuse.

Nessuno dei capi di stato o di governo di nessuno degli Stati membri dell’UE è in grado di consultare direttamente la direzione della Commissione europea in tutti i casi cosa che invece Soros fa correntemente. Nella sua richiesta datata 19 gennaio 2019, il deputato di Fidesz Deutsch ha posto la domanda:

“È lecito che una persona che non ha un mandato politico basato su elezioni democratiche e che è un noto uomo d’affari, si consulti così spesso con alti funzionari della Commissione europea?”

Si è saputo dai media che nell’aprile 2018 Soros visitò personalmente Bruxelles per discutere con la Commissione europea  la questione di non riconoscere i risultati delle prossime elezioni parlamentari in Ungheria o almeno di  punire specificamente l’Ungheria per non aver accettato le quote europee di immigrazione da parte del governo Orban. [/su_quote]

Frans Timmermans pro migrazione agiva in stretta collaborazione con l’Open Society

[su_quote]Lo scontro tra Soros e Orban attraverso la Commissione europea all’inizio di quest’anno ha raggiunto un livello personale altissimo ed è culminato nell’esposizione di cartelloni pubblicitari a Budapest che indicavano il duetto Junker-Soros.
Le questioni relative alla migrazione [dei provvedimenti proposti] presso la Commissione europea sono supervisionate dal vicepresidente Frans Timmermans [Ecco il motivo per cui l’Ungheria era così ostile a quest’uomo – NDR Vietatoparlare]  

Recentemente è stato reso noto che Timmermans ha ricevuto personalmente George Soros il 28 aprile 2017, il 1 ° febbraio, il 16 aprile e il 26 novembre 2018. Il portavoce della Commissione europea Skinas Margaritis ha affermato che George Soros e Frans Timmermans si conoscono da molto tempo e discutono regolarmente di una vasta gamma di argomenti che riguardano l’Unione europea. Lo stesso Timmermans ha confermato che la sua collaborazione con Soros è andata avanti per circa 20 anni.

Prima di questo, nel febbraio 2018, si è saputo che avendo una reputazione non solo come filantropo, ma anche come speculatore finanziario globale, Soros negozia regolarmente con uno dei direttori della Banca centrale europea (BCE). Tali contatti alla luce delle ben note frodi finanziarie di Soros appaiono piuttosto ambigui. (…)

Ora Soros è interessato a mantenere le posizioni di influenza che ha raggiunto nelle strutture sovranazionali dell’UE. (…)  È noto che Soros è già intervenuto nelle precedenti elezioni al Parlamento europeo nel 2014. A quel tempo, ha speso $ 6 milioni per influenzarle. (…)

Non è ancora noto, ma sarà interessante vedere l’attività della Open Society nelle ultime elezioni europee. Quello che è noto però è che negli Stati Uniti Ora, alla vigilia delle elezioni europee Soros, ha attivato attivate da varie organizzazioni, ONG e persone associate a lui associate e alla sua Open Society Foundation.  (…)

Tra queste attività di particolare rilievo il controllo da parte di Soros delle notizie cosiddette ‘false’ sempre più stringente dalle autorità europee e da parte dei social. A questo proposito, si dovrebbe prestare attenzione al fatto che l’ente  statunitense “indipendente” che controlla e valuta fatti su notizie false è sponsorizzato finanziariamente dalla stessa Soros Foundation.[/su_quote]

@vietatoparlare

corsivo: EurasiaDaily

 

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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