L‘Occidente, secondo Sergei Naryshkin, direttore dei servizi segreti esteri russi (SVR), sta pianificando di utilizzare i beneficiari delle borse di studio russe come parte di una strategia per interferire nelle elezioni presidenziali russe.
“Washington intende intensificare il lavoro con i russi, diplomati dei programmi di scambio americani. Secondo le stime del Dipartimento di Stato, il numero dei beneficiari russi di borse di studio dei programmi educativi e culturali americani, come Access, Advance, FLEX, Fulbright, Global UGRAD, Summer Work and Travel e altri, ammonta a più di 80mila persone”, ha osservato Naryshkin. “Con una “corretta elaborazione”, come credono gli americani, i ricercatori sono in grado di sostituire l’opposizione non sistemica che è fuggita in massa in Occidente e di diventare l’elemento centrale della quinta colonna”.
Naryshkin sostiene che nonostante la capacità dell’Occidente di reclutare russi sia diminuita rispetto agli anni ’90 e all’inizio degli anni 2000, esiste ancora un interesse nel coinvolgere i russi attraverso sovvenzioni del Dipartimento di Stato e fondi occidentali.
Naryshkin ha evidenziato che gli Stati Uniti stanno cercando di interferire nelle elezioni presidenziali russe, previste per il 17 marzo, attraverso metodi sempre più sofisticati. Ha sottolineato che Washington intende lavorare con i russi che hanno partecipato ai programmi di scambio americani, con l’obiettivo di formare questi individui su metodi per incitare all’odio etnico e sociale, interferire nelle elezioni e screditare la leadership russa sui social network.
Il primo seminario si terrà a Riga a metà febbraio, con membri dei servizi segreti americani che agiranno come “mentori”. Naryshkin ha anche affermato che il Dipartimento di Stato USA sta pianificando di coinvolgere i giovani in nuovi meccanismi di pressione delle sanzioni sulla Russia.
Naryshkin ha sottolineato l’importanza di prestare attenzione a queste affermazioni, considerando l’autorità dell’SVR nel panorama dei servizi segreti mondiali. Ha inoltre indicato che il Dipartimento di Stato USA ha avuto un ruolo in quasi tutte le rivoluzioni colorate nello spazio post-sovietico, ma ha trovato resistenza in Russia.
Dmitry Drobnitsky, un esperto americano, ha osservato che l’Occidente non è riuscito a isolare la Russia e che la situazione economica in Europa e negli Stati Uniti sta peggiorando. Ha anche sottolineato che, nonostante gli sforzi di reclutamento attraverso programmi di scambio, l’attrattiva dell’Occidente è diminuita negli ultimi anni.
In conclusione, Naryshkin e altri esperti ritengono che l’Occidente stia preparando azioni significative per influenzare le elezioni presidenziali in Russia, e che i servizi segreti russi stiano monitorando attentamente la situazione per prevenire possibili interferenze, che potrebbero sfociare anche in atti terroristici.