Vaccini: sacerdote attacca Avvenire e Famiglia Cristiana «Mondo scientifico cattolico è una vergogna»

Seggiano 20 agosto 2017
alla Pontificia accademia per la Vita
all’ufficio della Pastorale della Salute della CEI
all’Associazione dei Medici Cattolici Italiani
e per conoscenza
a mons Parolin
a Famiglia Cristiana, ad Avvenire
a vari fratelli nella fede e nella nostra comune umanità

Quando ho scritto a mons Parolin il 17 luglio riguardo alle vaccinazioni, non l’ho fatto perché mi aspettassi una risposta. Sentendo che una larga parte del mondo cattolico appoggiava le derive autoritarie della ministra Lorenzin, ho voluto far sapere a tanti cristiani, perplessi e increduli di fronte a queste posizioni, che la Chiesa è ben più grande e che il pensiero di Dio non si esaurisce in quello espresso da Famiglia Cristiana o da Avvenire o, ora, da voi e vanno considerati altri punti di vista. Vi scrivo con lo stesso spirito, sperando comunque in una risposta.

Già c’è un senso di impotenza di fronte allo strapotere ideologico-economico che sta devastando la terra e umiliando l’umanità a tutti i livelli; vedere la Chiesa, ‘maestra di umanità’, ‘luce per il mondo’, che su tante questioni concrete della vita rischia di accodarsi al pensiero del Principe di questo mondo, è motivo di sofferenza per tanti cristiani impegnati e motivati dall’ascolto del Vangelo.

La vostra ‘Nota congiunta per fare chiarezza sulla posizione della Chiesa riguardo l’uso dei vaccini obbligatori’ avrebbe bisogno di una riflessione prima di tutto scientifica, ma anche, e non di meno, morale e teologica, sociale e pastorale, senza dimenticare il ‘cuore’ di tutto questo: l’interesse economico (che non è un aspetto extra-scientifico, come spesso viene detto, perché muove e indirizza e plagia gran parte della ricerca scientifica, come sa chiunque distingue almeno il giorno dalla notte; tutti sanno che il giro di soldi per questo affare planetario è colossale). La mia riflessione non andrà in profondità in tutti questi campi, sarà breve, ma pronta ad allargarsi in corrispondenza di un vostro sincero desiderio di dialogo, anche correttamente critico.

Non sono un medico, ma mi sono confrontato con tanti medici, pediatri, specialisti, non meno qualificati di quelli che dicono di essere la ‘comunità scientifica’ e di rappresentare ‘il pensiero della scienza’. Prima di diventare prete ero un semplice ingegnere; da questo ho ereditato una serietà nel metodo di lavoro che credo sia utile in tutti i campi. Prima di tutto la tendenza a conoscere bene i fatti, a mettere in fila le cose, a confrontare le varie opinioni, a valutare con serietà quello che non torna; e poi a fare in modo che le cose stiano in piedi senza puntelli da tutte le parti, con materiali non scadenti, con visioni che tengano conto di vari aspetti.

Mi limiterò ai punti che avete trattato nella vostra nota, senza ripetere tutte le questioni tecnico-scientifiche di cui ho parlato nella lettera a mons Parolin, che potete trovare facilmente; anche se avrebbe bisogno di qualche correzione e precisazione, quella letterarimane riferimento imprescindibile, introduzione e completamento per quello che vi scriverò. Importanti sono anche la lettera aperta al presidente dell’Istituto Superiore di Sanità SCIENZA E VACCINI sottoscritta da centoventi tra medici, pediatri e specialisti, e il documento della SIPNEI (Società Italiana di Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia), entrambe documentate scientificamente, rispettose ed equilibrate. I medici che condividono queste posizioni sono migliaia e molti altri non hanno il coraggio di esporsi perché hanno famiglia e non possono permettersi di perdere il lavoro.

Le richieste fatte al governo (e totalmente ignorate), hanno un’intelligenza, un’onestà e un valore scientifico tale che dovrebbero essere quelle portate avanti dagli organi scientifici cattolici. Viene chiesto l’utilizzo molto maggiore di vaccini singoli (passato con riserve in Parlamento e già troncato); vengono chiesti controlli che non siano fatti, direttamente o indirettamente, dalle case farmaceutiche stesse (che sono invece la grande maggioranza, come ammetteva anche un articolo di qualche tempo fa sull’Osservatore Romano), un’anamnesi più seria e approfondita che faccia valutare caso per caso (sia riguardo alle persone che riguardo al singolo vaccino, senza fare pericolosi minestroni), una corretta informazione che permetta ai genitori di svolgere nel modo migliore il loro compito di scelta per la salute del proprio bambino e ai pediatri di fare il loro lavoro; c’è infine l’invito a ripensare e a fare una seria ricerca (che assurdamente non esiste) sugli effetti di questi bombardamenti di agenti patogeni su bambini di pochi mesi con sistema immunitario immaturo e a innalzare l’età delle vaccinazioni. Tutte cose che una conoscenza scientifica non condizionata da montature ideologico-economiche riconoscerebbe legittime e veramente scientifiche.

Vengono stigmatizzati, anche da giornali cattolici, singoli casi con situazioni estreme (senza rispetto per chi le vive), vengono evidenziate ‘bufale’ e articoli falsi o superficiali solo per svalutare obiezioni serie, competenti e motivate a cui invece non si danno risposte. Spero non siate anche voi quelli che fanno di ogni erba un fascio ma proviate a interrogarvi su obiezioni tutt’altro che banali. Ricordando che dietro le sigle che vengono loro appioppate, no-vax, free-vax, ci sono centinaia di migliaia di genitori che amano i loro figli infinitamente più di un generico sistema sanitario, persone intelligenti e serie, spesso provate dalla vita in
questo campo. Tanto più chele notizie false e parziali, insieme ai silenzi su questioni essenziali da parte del sistema sanitario ufficiale sono ‘bufale’ ben peggiori, perché si ammantano dell’arroganza autoreferenziale dell’autorità, rasentando la frode.

Venendo ad alcuni punti concreti, voglio partire da una delle malattie che è stata usata come spauracchio: il rischio del morbillo (la meningite ha perso di mordente e di visibilità sugli organi di informazione pubblica, dopo che la gente ha cominciato a verificare che in realtà i numeri non erano per niente eccezionali e soprattutto che si ammalavano i vaccinati nella stessa misura dei non vaccinati, se non di più). Chi non è più giovane ma non è ancora vecchio ricorda bene che i medici di famiglia invitavano i genitori a esporre i bambini al contagio, perché da piccoli c’erano meno problemi e per renderli più forti. Tra le tante persone che conosco che hanno preso morbillo e varicella da adulti non ci sono stati particolari problemi. E’ importante notare che i grafici sulla diminuzione della mortalità per il morbillo, e per tante
altre malattie infettive, non mostrano variazioni significative di tendenza all’introduzione della
vaccinazione; questo perché ciò che più ha condizionato la resistenza alle malattie è stato il cambiamento delle condizioni di vita. Si parla di rischio per la diminuzione della copertura vaccinale, ma non si dice che nel 2011, periodo della più alta copertura vaccinale ci sono stati più casi di quelli che probabilmente ci saranno quest’anno. Accanto a questo ci sono dati da tutto il mondo che mostrano come qualcosa non quadra e che il discorso sull’effetto gregge fa acqua da tutte le parti. Infatti in Paesi ad altissima copertura vaccinale ci sono stati focolai di morbillo in cui si sono ammalati sia vaccinati che non vaccinati: vedi Cina, Vallonia, USA, Portogallo, Repubblica Ceca, Mongolia. Il morbillo rimane pericoloso dove ci sono condizioni
di vita difficili; medici impegnati in Africa parlano di morti per morbillo, ma tanti dei quali vaccinati (questo non vale solo per il morbillo ma anche per altre malattie infettive). A questo si aggiunga che la vera immunizzazione si ha solo prendendo la malattia, che l’immunizzazione artificiale si instaura in non più del 70% delle persone e, per ammissione delle stesse case farmaceutiche, la risposta anticorpale non sempre funziona e si perde nel tempo. Alla luce di tutto questo, come possa essere seriamente scientifico parlare di copertura del 95% lo lascio decidere a ogni persona che ragiona. Tutto questo fa anche scricchiolare il discorso sulla protezione degli immunodepressi (già di per sé stiracchiato e discutibile). Ma ci conduce anche a una drammatica riflessione sulla riduzione della forza reattiva del sistema immunitario, che diventa sempre più dipendente dai medicinali, che non sono bravi come il sistema immunitario inventato da Dio, come voi dovreste ricordare bene.

Senza drammatizzare tanto, per le donne in gravidanza il rischio maggiore è la rosolia; basta
disporre di un vaccino singolo per la rosolia in previsione di una gravidanza, se non si già avuta la malattia.

Sentirvi ripetere la solita interessata storia sulla sicurezza dei vaccini, parlando solo di complicazioni di lieve entità, spingerà le migliaia di persone che hanno visto i loro figli subire gravi danni o anche la morte a causa dei vaccini, a essere giustamente disgustati da coloro che dovrebbero cercare seriamente la verità e invece si vendono mani e piedi ad altri interessi. Nemmeno i bugiardini delle case farmaceutiche sono così arroganti nell’affermare questa stupida sicurezza e parlano, sia pure in modo incompleto, delle possibili
conseguenze (che regolarmente si verificano). La scienza è utile, quando è umile. Si può avere fiducia nella scienza quando è onesta, staccata dagli interessi economici, quando riconosce sia i passi in avanti che gli errori, quando è capace di una visione unitaria in cui accetta il suo posto tra altri modi di conoscenza della realtà, quando riconosce se quello che fa è per il bene dell’uomo o per altri interessi. Ma quando si chiude nella sua arroganza a dispetto delle evidenze sotto gli occhi di tutti, come può pensare di mantenere la sua
autorevolezza? Se è calata la fiducia nella scienza non si può sempre scaricare la responsabilità sull’ignoranza degli altri. Ho conosciuto tante persone che hanno subìto la difficile esperienza dei traumi da vaccini, in loro o nei loro figli; ho potuto verificare, insieme alla loro sofferenza, il loro impegno, il loro desiderio di una conoscenza onesta. Ci sono un’infinità di casi, anche di importanti ospedali per i bambini, in cui i medici ufficiosamente riconoscono il legame di varie malattie con le vaccinazioni, ma non vogliono mettere niente per scritto; solo voi non vedete questo? D’altronde se si ammettesse una realtà di conseguenze negative dei vaccini enormemente superiori a quelle ammesse ufficialmente, e molto superiori anche a quelle denunciate, troppe cose crollerebbero, oltre agli affari miliardari; e si aprirebbe un’immensa voragine sulle conseguenze impreviste e inspiegabili che possono verificarsi quando l’uovo è incrinato, di cui i casi reali (le uova rotte) sono solo la punta dell’iceberg. Ora, che questo lo portino avanti la Lorenzin e i suoi soci con i loro intrallazzi fa parte purtroppo delle vicende di un mondo ormai alla deriva, ma che il mondo scientifico cattolico si accodi è una vergogna.

La questione forse più grave è legata all’assoluta mancanza di una seria valutazione scientifica dell’effetto dei vaccini, specie quelli multipli, sul sistema immunitario dei bambini di pochi mesi, immaturo sia dal punto di vista neurologico e cerebrale, sia da quello immunitario. In questa situazione le vaccinazioni non stimolano il sistema immunitario, ma, a differenza delle vere malattie dell’infanzia, creano il caos nel sistema immunitario. Non è un caso che in questi ultimi decenni si siano sviluppati nuovi tipi di patologie nei bambini e nei ragazzi legati appunto a queste sfere: infezioni a ripetizione e allergie, insieme a problemi psicomotori, del linguaggio, del comportamento; e poi depressioni, anoressia, aggressività, difficoltà di concentrazione, soglia inibitoria bassa o inesistente. Nell’adulto l’immunità cellulare e quella
anticorpale sono in equilibrio dinamico. Questo equilibrio è alterato dalle forti sollecitazioni a un sistema immunitario immaturo. Anche qui non è un caso che siano in aumento le malattie allergiche e autoimmuni, conseguenza della prevalenza dell’una o dell’altra delle risposte immunitarie alterate. Certo, ci sono anche altri fattori a determinare tutto questo, ma come si fa a fare un confronto tra benefici e danni quando non si sa nulla dell’alterazione del sistema immunitario a lungo termine? Nonostante questa immensa carenza si è andati avanti a tappeto vaccinando centinaia di milioni di bambini, in ogni situazione ambientale e
sociale. E ora si fa un passo avanti con un mix di dieci agenti patogeni. Spero che non ripetiate le banalità riguardo al fatto che il bambino ogni giorno incontra centinaia di antigeni senza danni; qui si tratta di aggressivi agenti infettivi di malattie rarissime o quasi assenti, che il bambino comunque non incontrerà mai tutti insieme e che vengono messi in circolo direttamente senza alcun filtro delle difese esterne del bambino. Tra l’altro almeno due dei vaccini (Bexsero per il meningococco C e l’esavalente Hexyon) sono soggetti a monitoraggio addizionale, cioè i bambini sono ancora di più le cavie.

Avete parlato dell’uso di cellule ricavate da organi di bambini abortiti. La questione, già grave di per sé, è aggravata dalla vostra posizione, che sostanzialmente elimina ogni questione etica. Giornali cattolici sottolineano come questo aspetto sia stato utilizzato in modo strumentale, scorretto, come tante altre notizie. Può esserci del vero in questo, ma quando ci si trova di fronte a una corazzata armata fino ai denti per difendere la sua ideologia e i suoi interessi, inattaccabile da piccoli uomini, può succedere che le persone facciano quello che possono per difendere i loro figli da questi pescicani.

Intanto un minimo di onestà; sapete benissimo che quelle due linee cellulari non sono le sole, ce n’è almeno un’altra, più efficiente, preparata dai cinesi partendo da una bambina abortita a tre mesi e scelta tra altri. Sapete altresì che c’è una enorme quantità di vaccini, forse la maggioranza, in cui sono presenti queste linee cellulari. Non mi interessano le vostre acrobazie mentali sulla coscienza, mi interessa il vostro silenzio su fatti perfettamente verificabili e che è impossibile non conosciate. Organi, tessuti, sangue, plasma di bambini abortiti sono un affare mondiale (forse più di quello della tratta degli organi dai Paesi poveri); centinaia di migliaia di bambini abortiti ogni anno vengono venduti alle case farmaceutiche, con un legame stretto tra pianificazione familiare e industria. Ma allora perché solo così pochi bambini sono utilizzati per le vaccinazioni? Semplice, perché non ne servono di più; se ne servissero cento, mille, centomila, si utilizzerebbero senza problemi. Ma a voi basta sapere che se ne utilizzano solo due o tre e magari le cui fonti si perdono nei decenni. Può darsi che voi agiate secondo la vostra coscienza, ma tutto dipende da come si costruisce la propria coscienza.

Una cosa che colpisce in questa legge è il suo disprezzo dei valori fondamentali della Costituzione (in cui La Pira ha avuto una parte non marginale), togliendo l’autorità dei genitori con una obbligatorietà che non ha nessuna giustificazione. L’obbligo per questi dieci vaccini è assolutamente infondato sul piano scientifico; lo Stato eventualmente può chiederlo alla persona se dimostra il rischio per la collettività per tutti i singoli vaccini. Nella realtà nessuno ha osato dire, nemmeno l’Istituto Superiore di Sanità, che esista epidemia o urgenza per alcuna delle malattie per cui è scattato l’obbligo. Allora perché, se non sono in atto epidemie, non dilagano pandemie, bisogna fare una sperimentazione mai provata su neonati, bambini e adolescenti sani? Gli ‘impegni internazionali’ presi, che permettono di passare sopra al bene della popolazione e alla stessa Costituzione, da chi e a che scopo sono stati firmati?

A completare l’opera la tragica farsa dell’esclusione da scuola dei piccoli che in tre mesi si ritrovano a essere diventati pericolosi untori, grazie alla diabolica campagna che anche voi sostenete; chiaro ricatto per i genitori, senza alcuna attenzione e rispetto per i bambini. Multe per i genitori nelle scuole dell’obbligo; dopo il pagamento i ragazzi non sono più untori? E i ragazzi stranieri che non possono essere obbligati a vaccinarsi? Tutti sanno che a scuola è ben peggiore l’aumento di virus di ogni genere il cui unico contrasto sono le difese immunitarie aspecifiche che voi vi state impegnando a indebolire (La salute si difende in altri modi, la maggior parte dei quali ha il principale difetto di non far crescere il PIL).

Tra l’altro tutto questo genera tensioni sociali assurde che alla Lorenzin non interessano; a lei interessano solo i suoi affari. Ma a voi? Anche voi vi piegate di fronte agli stessi interessi? Anche voi volete la dittatura? Anche voi siete per la presunta lotta del bene contro il male come gli americani?

E’ molto probabile che dopo la campagna intimidatoria del governo, dei media e dei giornali cattolici, la gente abbia paura e la maggioranza della popolazione stia con voi, con atteggiamenti ostili verso i vicini che con piena consapevolezza (di cui ho mostrato alcune motivazioni in questa e nell’altra lettera) fanno altre scelte. Ma questo non è assolutamente garanzia di verità per quello che dite. Anche la maggioranza dei tedeschi era con Hitler, ma ciò non era una garanzia della verità delle sue parole; era solo il risultato della sua capacità di plagiare le persone. Famiglia Cristiana dice che bisogna avere più fiducia nella Scienza. Mi ricorda uno dei dialoghi di Franz Jagerstatter con dei membri importanti della Chiesa austriaca; di fronte al suo rifiuto di combattere per Hitler, gli dicevano che lui non sapeva tutte le motivazioni della guerra come invece li conoscevano il governo e il Fuhrer.

Per qualche amico dovrei essere meno duro, più ‘politico’, altrimenti non mi ascoltano. Mi viene in mente la storia di tanti profeti; all’inizio hanno provato a far capire con pazienza dove stava il male, come d’altronde ha fatto Gesù, ma quando hanno visto che era superata la possibilità dell’ascolto, hanno detto quello che dovevano anche con durezza.

Spero che almeno qualcuno di voi capisca la gravità della situazione e faccia qualcosa rapidamente contro questa deriva pericolosa per la salute ma anche per la dignità umana. Chi sono io per dirvelo? Solo un prete qualsiasi senza nessuna autorità. Le mie parole, se valgono, valgono perché hanno valore in se stesse, non per l’autorità di chi le pronuncia. Spero che il Signore mi dia la forza di continuare l’impegno per la dignità dell’uomo in questo e in tanti altri campi in cui, spesso senza particolare distinzione del mondo cattolico, le indicazioni di Dio Creatore e Padre sono solo un vago ricordo che non porta a cambiare la propria vita nella loro direzione.

Un fraterno saluto

d. Marco Belleri

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