Vance, Vicepresidente USA eletto: “L’UE deve fermare la censura online, o potremmo riconsiderare il sostegno alla NATO”

L’avvertimento di JD Vance: il sostegno degli Stati Uniti alla NATO potrebbe essere a rischio se l’Unione Europea continua sulla strada della censura online

In un’intervista recente, JD Vance, vicepresidente eletto, ha dichiarato che la partecipazione americana alla NATO dovrebbe dipendere dal rispetto della libertà di parola da parte dei suoi alleati, in risposta a un acceso confronto tra l’UE ed Elon Musk su questioni di censura online. Le dichiarazioni di Vance evidenziano una crescente divergenza di valori tra Stati Uniti ed Europa, con una maggiore capacità di resilienza da parte degli americani rispetto ai popoli europei, rendendo al contempo sempre più difficile immaginare cosa accadrà nella rivoluzionaria presidenza Trump.
E’ plausibile che i toni di Vance a gennaio saranno ammorbiditi, ma la sostanza di una attenzione maggiore , divergente dai postulati sulla libertà di parola europei, è un fatto.

Lunedì 11 novembre 2024 – 11:19 EST

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(Reclaim The Net) — Mentre gli americani riflettono sulle politiche della nuova amministrazione in ambito tecnologico, JD Vance, vicepresidente eletto del partito repubblicano, ha fatto una dichiarazione coraggiosa: gli Stati Uniti potrebbero riconsiderare il loro supporto alla NATO qualora l’Unione Europea cercasse di regolamentare le piattaforme di social media americane.

Questa affermazione è stata fatta durante un’intervista della campagna elettorale con il podcaster Shawn Ryan, nella quale Vance ha descritto un episodio che ha visto un alto funzionario dell’UE minacciare Elon Musk per aver permesso all’ex presidente Donald Trump di ritornare su X (ex Twitter).

Vance ha sottolineato il netto contrasto tra i valori americani ed europei, specialmente per quanto riguarda la libertà di parola. “Non ricordo esattamente quale fosse il funzionario dell’Unione Europea, ma ha inviato a Elon una lettera minacciosa, sostanzialmente dicendo: ‘Ti arresteremo se permetti a Donald Trump di esprimersi liberamente’, il che è paradossale, dato che Trump potrebbe essere il prossimo presidente degli Stati Uniti”, ha detto Vance.

È probabile che Vance si riferisca a Thierry Breton messo di intraprendere una battaglia legale molto pubblica, rivelando che: “La Commissione Europea aveva proposto a X un accordo segreto e illegale: se avessimo censurato in silenzio certi discorsi senza comunicarlo pubblicamente, non ci avrebbero multato. Le altre piattaforme hanno accettato, ma X ha rifiutato.”

Vance ha affermato che la partecipazione degli Stati Uniti alla NATO dovrebbe essere condizionata al rispetto della libertà di parola, un valore fondante per gli americani. “Quello che l’America dovrebbe dire è: se la NATO vuole il nostro supporto e che continuiamo a essere un partner attivo in questa alleanza militare, deve rispettare i valori americani e la libertà di parola”, ha sostenuto Vance. Ha poi definito “folle” l’idea di sostenere un’alleanza che non rispetti la libertà di parola, insistendo che il supporto americano deve basarsi su prerequisiti come il rispetto per tale libertà, specialmente tra gli alleati europei.

Il presidente eletto Trump, compagno di corsa di Vance, ha anch’egli criticato alcuni aspetti della NATO, esprimendo in passato l’intenzione di ritirarsi dall’alleanza e di ignorare la clausola di difesa collettiva prevista dall’articolo 5.

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