7 ottobre 2020
Oggi alle ore 12 circa sulla TV La 7, alla trasmissione ‘All’aria che tira’ la conduttrice [Myrta Merlino ex fidanzata del commissario straordinario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere necessarie a far fronte all’emergenza COVID-19 Nda] , si è collegata con Alessandro Perrella, virologo del Cardarelli di Napoli e gli ha chiesto “Il contagio come sappiamo è molto salito in questi ultimi tempi in Campania e se ho capito bene il Cotugno è già in una situazione di grande tensione è così?
Risposta: “Innanzitutto una precisazione, io lavoro al Cardarelli di Napoli, però non c’è nessuna pressione sugli ospedali in Campania come si è detto nei giorni precedenti .
Nel senso che la Campania ha avviato il percorso di fase ‘C’ che prevede un ampiamento dei posti.
Come è stato già detto, non abbiamo in questo momento nessuna pressione particolare, non c’è una saturazione di posti, non c’è una corsa al ricovero.
Va sottolineato che la maggior parte dei soggetti che risultano positivi sono asintomatici e quelli che abbiamo in ospedali sono soggetti giunti in ospedale per altre cure , ovvero vengono per altre patologie e poi noi, nell’ambito del protocollo regionale ‘ospedale sicuro’, facciamo protocolli di screening o altre metodiche di screening ed abbiamo trovato che erano positivi al Covid. Perchè anche questi [tutti i ricoverati] erano asintomatici per il Covid”.
La conduttrice- dopo una lieve esitazione – non ha controbattuto nonostante il contenuto della risposta del medico confliggesse fortemente con la sua domanda. Ha preferito invece tornare sull’argomento originale meno interessante giornalisticamente parlando, quello della celebrazione dei matrimoni. Successivamente al virologo non è stata data più la parola anche se qualcuno in studio ha persino fatto notare che sarebbe stato un argomento da approfondire.
Riferisco così come la cosa è avvenuta. Chi è libero da pregiudizi ed onesto intellettualmente, tragga le proprie conclusioni. Personalmente sono sempre dell’avviso che esistono due realtà : una è quella sanitaria, un’altra è quella politica. Quella sanitaria ha la sua realtà e quella politica ha le sue necessità che non corrispondono che spesso non corrispondono con le evidenze sanitarie. Stranamente quanto questo accade avviene il discredito o la censura.
A volte la realtà sanitaria viene addomesticata per piegarla allo stato di emergenza che si è deciso di prolungare. Ed attenzione critico lo ‘stato di emergenza politico’, che impone restrizioni politiche e non critico invece le restrizioni dovute prettamente a motivi sanitari.
Tra le restrizioni politiche c’è la mancata discussione in Parlamento di leggi che non hanno nulla a che fare con il virus, come l’approvazione sbrigativa de prestiti europei, l’autoritarismo riscontrato in ogni ambito nelle decisioni cruciali per la vita del paese, a partire dall’istruzione, fino alla sanità e ai media ed alle decisioni passate dal parlamento ad una task force governativa non eletta da nessuno.
@vietatoparlare
nota a margine:
qui il link sul mio Drive di quanto trascritto, scusate dell’audio e del video decisamente non buono, se volete qui c’è un video migliore al minuto 1:16:20
Ringrazio Giorgio Bianchi per la segnalazione tramite social