Vogliono ‘formattare’ gli italiani e parlano ancora di libertà e democrazia

Si parla se fosse stato più opportuno che i partiti antisistema si fossero presentati con una lista unica come nell’esempio di Calenda. Ma ora vedo che c’è un altro problema più urgente che la coalizione di centro destra dovrà affrontare: il problema è che la coalizione risultata vincente alle elezioni non piace a Bruxelles.

Solo due giorni prima delle elezioni abbiamo visto l’inaudita ingerenza della presidente von der Layen che ha messo in guardia l’Italia avvisando che se gli italiani avessero votato male, la UE avrebbe avuto gli strumenti a disposizione.

Le ‘raccomandazioni’ della premier francese Elisabeth Borne
Quindi, subito dopo, è arrivata la stoccata della premier francese Elisabeth Borne che commentando il risultato delle elezioni italiane, ha detto che

“la Francia dovrà essere attenta” [ovvero vigilerà al rispetto] a certi valori come i diritti umani e il diritto all’aborto”.

il pronunciamento dell’alta carica istituzionale francese – sottende che l’Italia deve essere un paese sotto osservazione, alla pari di un paese in cui la democrazia non è consolidata e in cui neanche i diritti umani sono assicurati.

Anche le maggiori testate europee, come El Pais o Le Monde, hanno espresso preoccupazioni simili e, indubbiamente – lo abbiamo imparato bene in Italia – i media mainstream in Europa non si esprimono su argomento così delicati, se non dietro input istituzionali.

Le ‘raccomandazioni’ del governatore della BCE Lagarde
In proposito, direi che quanto riferito dall’agenzia Reuters non abbisogna di ulteriori commenti:

La Banca centrale europea non utilizzerà il suo ultimo programma di emergenza per acquistare obbligazioni da paesi che commettono “errori politici”, ha affermato Christine Lagarde con riferimento al prossimo governo italiano (26 settembre Reuters)

Come vedete, quello della Lagarde è come un freddo avviso ad uno studentello a cui si ricordano le regole: nessuna congratulazione e auspicio positivo, nessuna offerta di incontro o prospettiva di collaborazione, solo diktat a cui attenersi…

Segue una nota di Reuters che dice:

L’alleanza di destra guidata da Giorgia Meloni ha trionfato alle elezioni parlamentari di domenica in Italia, ereditando uno dei maggiori debiti dell’eurozona tra l’aumento dei costi del credito e l’incombente recessione.

E così prosegue:

Meloni ha promesso di non rischiare le fragili finanze italiane e di rispettare le regole di bilancio dell’Ue, ma il partner della coalizione Matteo Salvini ha chiesto un aumento del disavanzo”.

Quindi con questo commento Reuters  implicitamente imputa la responsabilità dell’enorme debito italiano agli italiani stessi e non al meccanismo di creazione della moneta europea intrinsecamente problematico, che ha segnato il declino del nostro paese, prima dell’entrata nell’euro 4^ potenza industriale mondiale (nel’ 90 l’Italia è diventata la quarta nazione più industrializzata del mondo dopo Stati Uniti, Giappone e Germania). Allo stesso modo, Reuters non fa alcuna menzione del fatto che la stessa struttura dell’Unione Europea, che per anni ha privilegiato la Germania alimentando il proprio surplus, è deficitaria.

Subito dopo l’Agenzia riferisce che

“alla domanda… se la BCE potrebbe implementare il suo strumento di protezione per aiutare l’Italia [TPI], Lagarde … ha affermato che il sistema serve solo a sostenere i paesi fiscalmente prudenti, mentre altri dovrebbero richiedere il salvataggio”.

Ma ‘la prudenza’ e aumento delle tasse costituisce una ricetta oltremodo assurda essenzialmente per 3 ragioni:

1)  veniamo ormai da un decennio di ‘ricette’ di questo tipo che hanno strozzato ancor di più la nostra economia;
2)  anche se la Lagarde sembra non essersene accorta, sono passati due anni in cui, per arginare una pandemia curabile con i comuni metodi terapeutici, si è deciso di mettere in campo inaudite restrizioni alla libertà dei cittadini ad esclusivo vantaggio delle case farmaceutiche. Questo allo scopo di implementare il ‘Grande Reset’, un autoritario progetto di cambiamento globale già pronto da anni;
3) dopo il periodo di autoritarismo sanitario in cui siano stati trasformati in cavie da laboratorio e sono stati eliminati la maggior parte dei nostri diritti che la UE dice di tutelare, probabilmente passeremo al razionamento dell’energia per politiche e decisioni che noi italiani ancora una volta continuiamo a subire, mentre nessuna autocritica è stata fatta da parte dell’establishment europeo per i propri errori dovuti ad una politica estera disastrosa.

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E’ sorprendente che a fronte di considerazioni così evidenti e facili da fare, la Lagarde ribalti interamente le responsabilità di Bruxelles sul futuro governo e già lo avvisi di non fare errori in “politica economica” profittando dei “mercati disordinati. Quindi, in primo luogo le direttive UE già da ora vietano qualsiasi scostamento di bilancio e in secondo luogo obbligano ad una diminuzione dell’inflazione a danno del lavoro (ovvero un aumento della disoccupazione) e una aumentata fiscalità. Se le indicazioni non verranno ottemperate, la BCE non acquisterà più titoli di stato italiani e non concederà i prestiti previsti dal Pnrr.

Scopo del conseguimento di una omogeneità europea dei popoli, frutto di vincoli e ricatti

È palese che la UE con questi invasivi ‘avvisi’ tenda ad influenzare non solo le politiche economiche fiscali italiane ma anche la formazione stessa del nuovo governo. L’obiettivo non sembra più limitarsi al fatto che esso dovrà essere quanto più europeista possibile ma che venga formato da cloni di Gentiloni, Borrel o von der Layen, ovvero che sia un governo che abbracci la woke culture progressista progressista. Ciò che si vuole ora eliminare a favore di una nuova umanità, è il diritto di stesso di esprimere un proprio giudizio originale rispetto alle problematiche correnti da affrontare. In altre parole la propria posizione culturale non deve rispecchiare ideologicamente e filosoficamente nient’altro che i diktat imposti con i ricatti monetari. Ovviamente è questo a cui si riferiva Elisabeth Borne citando i diritti umani.

Ciò vuol dire che dovremo ancora mettere da parte le pie illusioni di aspettative solidaristiche tra i paesi europei. Il nuovo governo dovrà dare continuità agli errori di 10 anni di governi che hanno seguito alla lettera le imposizioni della BCE, nonostante la realtà dei fatti stessa e illustri premi Nobel per l’economia abbiano stigmatizzato questi errori.

Tutto questo ha una sua precisa logica:

1) creare condizioni di estrema debolezza e dipendenza degli stati a vantaggio dei vertici europei, che rispondono ideologicamente a potentati privati e sovranazionali;
2) creare una cosiddetta società ‘inclusiva’ che prevede come ricetta l’immigrazione incontrollata e l’introduzione dei nuovi diritti da parte di tutti i paesi membri;
3) promuovere le teorie gender, le pratiche abortive ed eugenetiche, il sincretismo religioso;
4) realizzare tutti i programmi dell’agenda 2030;

Per realizzare in pieno e senza ostacoli questi punti la nomenklatura UE ha bisogno di indebolire ulteriormente i popoli europei per poi incidere sul vivere, sulla coscienza delle persone, fino ad eliminare ogni traccia della tradizione giudaico- cristiana, e soprattutto tutte le forze politiche sovraniste ed identitarie che ne sostengono i valori. Perché queste forze di per sé, sono considerate reazionarie, antidemocratiche e pericolose per i diritti umani.

 Ovviamente, l’obiettivo non è l’autodeterminazione dei popoli ma il vantaggio di ambiti privatistici ‘illuminati’. Questi, dopo aver conseguito un vasto impero di profitti e potere, ora si muovono con esclusivo desiderio di ampliare il proprio ambito di potere globale, soprattutto tramite la degenerazione della coscienza umana.

È chiaro che un tale percorso non ha nulla a che fare con i valori ed i principi europei tanto decantanti, ormai ricordati solo quando si tratta di comminare sanzioni o di decidere sull’altrui grado di democrazia.

Visto che sono questi gli obiettivi da conseguire, è del tutto evidente che il potere vuole lanciare al nuovo governo l’avviso che è già sotto osservazione, e questo ancor prima che prenda qualsiasi decisione. Perciò l’opera di delegittimazione in atto è solo iniziata e sarà fatta con rara brutalità.

Vedremo se il presidente della Repubblica si pronuncerà davanti a tanta palese ingerenza verso il nostro paese oppure se, a tanta tracotanza vedremo riproporsi lo storytelling già visto nel 2018. In questo caso, se non si porrà più alcun argine, le istituzioni europee – fortemente influenzate dai progressisti – non consentiranno che un ennesimo governo tecnico, cioè snaturato rispetto alle caratteristiche del centro dx. La prospettiva che si delinea non è delle migliori e l’ipotesi di un governo progressista, non è affatto aliena. Questo a giudicare da quanto vedo in queste ore.

Che fare quando il potere è così totale e restringe le nostre principali libertà fondamentali in maniera così subdola e, nello stesso tempo, pervasiva?

È difficile per me dare consigli in una situazione così difficile. Alcuni miei amici credono che la preghiera sia l’unica possibilità di salvezza e di mutare in bene ciò che accade.
Anch’io condivido profondamente questa posizione, perché sento che è la più realistica e ragionevole rispetto al mio desiderio di trovare una soddisfazione piena.

Il percorso da fare e le circostanze non sono diverse da ciò che sei, ed il percorso è verso ciò che è, verso ciò che esiste. È possibile sperimentare la consapevolezza più grande, che è l’esperienza della Bellezza e dell’Armonia. Questo ci raggiunge tramite la tradizione e tramite l’iniziativa di un Altro nel reale.

Non è possibile incidere sulla realtà se non avendo sperimentato quel ‘bel giorno’, in cui inizia una compagnia per sempre. Da lì in poi inizierà una responsabilità verso sé stessi, un altro sguardo verso le persone che amiamo e ciò cui sentiamo appartenere.

Chi mi capisce ed è in questa lunghezza d’onda, è perché ne ha fatto esperienza. Altrimenti queste parole saranno probabilmente indecifrabili.

Se ti è accaduto un fatto che ha spostato tutta la tua attenzione da te al di fuori di te come quando ti innamori, capisci che il tuo compito non è finito e che quella relazione è da ricercare in profondità e semplicità. Secondo la mia personale esperienza, non è possibile crescere umanamente senza l’umiltà, la povertà, la pazienza di un lavoro di approfondimento che mi conduca ad una maturazione di consapevolezza.

Quindi ciò che auguro a tutti oggi è di essere aperti e di cercare. A chi è capitato già di trovare la strada, il lavoro è sulla consapevolezza. Questo è un livello comune sia nella ricerca del proprio compimento, sia nella apertura al Tutto, sia nella propria purificazione, sia nell’approfondimento e responsabilità verso una compagnia.  È ormai chiaro che il nostro impegno nella politica potrà sperare di cambiare gli ambiti che ho qui descritto, solo a partire da un cambiamento che passi soprattutto attraverso un livello spirituale.

Forse tutta questa inimicizia, insensatezza e odio c’è proprio per impedirci questo percorso umano.

patrizioricci by VPNews

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nota a margine:

È il caso di ricordare che è stato proprio il governo giallo-verde che subito dopo l’inizio della pandemia – con una scelta mirata esclusivamente a creare più dipendenza politica con la UE – invece di attingere al finanziamento autonomamente tramite emissione di titoli di stato allora ancora a basso interesse -, ha preferito rivolgersi alla UE che ha posto condizioni di credito condizionate all’esecuzione dell’agenda 2030 .

E’ paradossale che proprio la Commissione Europea che continua a mettere in campo politiche distruttive in tutti i campi, dica oggi all’Italia di non fare errori in politica economica. Ovviamente la sig.ra Lagarde dovrebbe ricordare che le politiche economiche non si possono fare quando prima ci viene imposta una dittatura sanitaria che ha messo in ginocchio il paese, peraltro senza che noi potessimo dire nulla a riguardo. Allo stesso modo non è possibile che ci siano addebitati errori quando gli effetti della disastrosa politica estera europea pesano specialmente sull’Italia.

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