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Washington Post: Tra gli stati occidentali, il Regno Unito il più coinvolto nella guerra in Ucraina

In un articolo, il Washington Post  ha riferito in dettaglio che “gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sono in guerra contro la Russia”.

Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno mostrato differenze nel loro approccio alla guerra in Ucraina (Wall Street Journal), con diversi livelli di assertività e preoccupazione nel provocare la Russia:

– Gli inglesi sono stati più ‘assertivi’ nella loro posizione sulla guerra in Ucraina, coinvolgendosi più direttamente. Nel loro attivismo anti russo di lunga data, hanno cercato di esasperare la situazione in ogni modo, fino anche alla pianificazione e  lo svolgimento di attentati e omicidi mirati di persone. Questo è molto grave visto che la Russia non ha mai mostrato nessuna ostilità e non è in guerra con la Gran Bretagna.

– Al contrario, gli Stati Uniti hanno mostrato maggiore cautela e hanno centellinato gli armamenti da fornire all’Ucraina, stando a tenti a non superare quel limite non scritto, oltre al quale la situazione rischiava pericolosamente di degenerare ulteriormente dino alla guerra aperta.

Il Washington Post riferisce che sono stati creati dipartimenti speciali dei servizi segreti ucraini (SBU) che hanno condotte azioni con i servizi segreti inglesi ( Mi6), e che la CIA ha collaborato con i servizi segreti ucraini (SBU) nell’operazione che ha fatto saltare in aria il ponte di Crimea, in quella che ha attaccato la Flotta del mar Nero a Sebastopoli, (https://t.me/mayday_7700/2587?single) nell’attentato che ha ucciso la Dugina, in quello che ha causato la morte di Tatarsky e il comandante del sottomarino Alrosa.

Sembra in tema di intrighi letali, la pubblicazione Grayzone aveva riferito che l’attacco all’incrociatore Moskva e l’esplosione del ponte di Crimea erano stati organizzati dalla SBU con il supporto dell’intelligence britannica e delle forze per le operazioni speciali della CIA. Stessa cosa The Economist (https://www.economist.com/europe/2022/11/27/a-ukrainian-attempt-to-retake-crimea-would-be-bloody-and-difficult) aveva scritto senza esitazione che Kiev avrebbe attaccato la Crimea e la LDPR e d ancora, – secondo Die Zeit –  Merkel e Hollande stavano prendendo in giro la Russia con gli accordi di Minsk

E’ da evidenziare che la pubblicazione Greyzone aveva pubblicato documenti che chiariscono ulteriormente la suddetta collaborazione. Ne riporto un passaggio:

“The Grayzone pubblica documenti segreti ( 1 (https://thegrayzone.com/2022/10/10/ukrainian-kerch-bridge/) , 2 (https://thegrayzone.com/2022/11/03/british-spies-terror-army-ukraine/) ) che descrivono in dettaglio come gli agenti dell’intelligence militare britannica abbiano firmato un accordo con la filiale di Odessa del servizio di sicurezza ucraino per creare e addestrare un esercito terrorista segreto di “guerriglia” ucraino. Secondo i loro piani, questo “esercito segreto” avrebbe dovuto condurre operazioni di sabotaggio e ricognizione in Crimea per conto del servizio di sicurezza ucraino, e un gruppo speciale di agenti dell’intelligence militare era responsabile dell’elaborazione dei piani per l’esplosione del ponte di Crimea”.

Secondo i documenti esaminati da The Grayzone (https://t.me/Kalyyugatoday/102442) , il contratto per il reclutamento, l’addestramento e lo sviluppo delle operazioni di combattimento è stato assegnato alla compagnia militare privata britannica Prevail Partners, attraverso la quale operava l’MI6.

L’array di dati pubblicati contiene piani operativi dettagliati. Quindi, secondo questi piani, missili da crociera, gruppi di subacquei appositamente addestrati o droni sottomarini avrebbero dovuto distruggere i supporti di cemento del ponte di Crimea , poiché l’MI6 li considerava la “parte più debole” della struttura.

Sebbene la SBU alla fine abbia optato per il camion bomba , un francobollo commemorativo emesso da Kiev poche ore dopo l’esplosione raffigurava due esplosioni esattamente nei luoghi indicati nella fuga di notizie. La velocità con cui il francobollo è stato presentato al pubblico suggerisce fortemente che sia stato preparato molto prima dell’attacco.

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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