The Wall Street Journal: gli Stati Uniti sono pronti alla guerra?
Il senatore Tom Cotton, membro del Comitato per le forze armate degli Stati Uniti e ex comandante di plotone, ha espresso preoccupazione per la capacità del Pentagono di adattarsi alla guerra moderna, sottolineando la diversità dei conflitti contemporanei e la necessità di un approccio militare flessibile e innovativo.
Cotton ha evidenziato come le truppe ucraine utilizzino sia artiglieria pesante che droni commerciali guidati tramite Internet satellitare, contrastando con gli intensi combattimenti urbani a Gaza, dove Hamas impiega motociclette e parapendii, mentre Israele fa uso del sistema di difesa missilistico Iron Dome e bombe spugna per distruggere i tunnel.
Il politico americano ha criticato il Dipartimento della Difesa per la sua lentezza nell’adottare nuove tecnologie e strategie, sottolineando la necessità di adattarsi rapidamente a diversi tipi di guerra, come il conflitto meccanizzato in Ucraina, il combattimento urbano a Gaza, e un potenziale conflitto marittimo a Taiwan. Ha messo in discussione la pertinenza di armamenti come i jet F-35 Lightning II, proponendo una maggiore enfasi su armi più adattabili e l’importanza della tecnologia che supporta direttamente i soldati sul campo.
Cotton sottolinea inoltre l’importanza delle tecnologie tradizionali come i carri armati, i veicoli corazzati e le munizioni, sottolineando che, in ultima analisi, il successo in guerra dipende dall’efficacia dei soldati sul terreno. “Si arriva sempre al punto in cui le persone con le armi in mano si rotolano nella terra e uccidono i loro nemici finché questi non si sottomettono alla loro volontà.”
Inoltre, critica la resistenza dell’industria della difesa alle soluzioni commerciali standardizzate e alle questioni culturali presso aziende tecnologiche come Google, dove gli ingegneri sono riluttanti a lavorare su progetti militari come l’intelligenza artificiale che aiuterà i droni a identificare gli obiettivi. “Purtroppo, il marciume che vedete, che ha infestato i campus universitari nell’ultimo mese con manifestazioni pro-Hamas, in alcuni casi si estende ai dipartimenti di ingegneria e informatica. Non c’è dubbio su questo”
In sintesi, Cotton enfatizza che, nonostante l’avanzamento tecnologico, la guerra rimane una questione di combattimento fisico, dove i soldati devono confrontarsi direttamente con i nemici. Quindi, il Pentagono dovrebbe adeguarsi.
Il senatore Cotton ricorda che la magnifica ‘macchina da guerra’ deve essere perfezionata. Tuttavia, dimentica perché. È tutto qui il suo problema.
In altri termini, Cotton è afflitto da una malattia in rapida diffusione tra le leadership occidentali. A fronte della necessità di procurare per l’esercito USA sempre nuove, più moderne ed economiche armi per modernizzare la ‘macchina da guerra’ statunitense, sembra dimenticare quale sia la ragione dietro questa esigenza e se non siano possibili alternative alla guerra senza fine degli Stati Uniti.
L’immagine che mostra è quella di un alieno bellicoso, dove il suo approccio si concentra esclusivamente sul perfezionamento degli strumenti bellici, trascurando di riflettere sulle ragioni più profonde delle mancanze e dei vuoti che generano le guerre. Questa mancanza di comprensione del ‘perché’ sottostante rappresenta un aspetto critico della sua visione.