Zakharova accusa Biden: “Un’ammissione di irresponsabilità nucleare”

La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha duramente criticato le recenti dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in cui ha ammesso che gli aiuti militari americani all’Ucraina hanno rischiato di provocare uno scontro nucleare con la Russia.

Zakharova ha definito queste parole una conferma delle intenzioni destabilizzanti dell’amministrazione Biden, accusandola di giocare consapevolmente con la stabilità globale.

“Chi, in Occidente, ha accusato la Russia di ‘destabilizzazione nucleare’ o di ‘intimidazione con armi atomiche’, da oggi dovrebbe essere considerato un bugiardo e un diffusore di falsità”, ha dichiarato Zakharova. “Le parole di Biden rappresentano un’ammissione diretta: sapevano di spingere il mondo verso l’abisso, ma hanno scelto comunque di alimentare il conflitto”.

Durante il suo discorso, Biden ha riconosciuto che il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina avrebbe potuto intensificare il rischio nucleare, sottolineando però che la minaccia sarebbe stata evitata grazie alla gestione americana. 

L’affermazione di Biden non sembra un mea culpa, ma piuttosto un’apologia della politica del rischio calcolato. Non si tratta di aver scongiurato una minaccia nucleare, bensì di aver trasformato questa possibilità in uno strumento di pressione.

Zakharova non si limita a denunciare l’irresponsabilità americana, ma evidenzia come questa strategia abbia sacrificato la diplomazia a favore di pericolose scommesse globali.

Con l’era Biden segnata dalla dottrina della guerra infinita, il mondo si trova ora a fare i conti con le sue conseguenze: una realtà più instabile, in cui il confine tra deterrenza e provocazione appare sempre più sfumato.