Aleppo a ferro e fuoco. Appello alla preghiera.

fonte Ora Pro Siria

Il Custode di Terra Santa invita ad aggiungere formule di invocazione ed intercessione pro-Siria nella recita quotidiana delle Ore

Le preghiere “pro Siria” della Custodia di Terra Santa

Gerusalemme (Agenzia Fides) – I frati francescani della Custodia di Terra Santa sono stati invitati a inserire nella recita quotidiana della liturgia delle Ore alcune invocazioni e formule d’intercessione a favore dei “cari fratelli della Siria, che stanno vivendo un momento difficile”. Il suggerimento di pregare anche comunitariamente per le genti afflitte dal conflitto siriano è stato rivolto ai suoi confratelli dal Custode di Terra Santa, p. Pierbattista Pizzaballa, OFM, in questi giorni in visita in India.”In questi ultimi mesi” ha scritto padre Pizzaballa in una lettera rivolta già lo scorso giugno a tutti i frati della Custodia, “la situazione nel Medio Oriente si è fatta ancora una volta incandescente, e tante nuove e antiche paure si sono ripresentate alla nostra coscienza”. Con realismo cristiano, il Custode riconosce che rispetto allo scenario del conflitto siriano e ai suoi risvolti geopolitici, “ci troviamo in situazioni che non possiamo dominare”.

Nelle circostanze date, e “prevedendo tempi ancora più difficili”, padre Pizzaballa ricorda ai suoi confratelli che “la nostra unica risorsa… è rivolgere il nostro sguardo al Padre di tutte le Misericordie, e lasciarci guidare da Lui”.
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Il Direttore delle POM: “Aleppo a ferro e fuoco, senza elettricità: emergenza umanitaria”

Agenzia Fides 28/9/2012

L’atmosfera è molto tesa. Questa mattina alle 10 gruppi armati di ribelli sono entrati nel quartiere di Sheik Maqsoud, ad Aleppo, dove abitano molti curdi e cristiani, e ci sono intensi combattimenti. Nel nostro quartiere cristiano di Suleimanye ho contato 18 forti esplosioni. Gruppi di ribelli sono penetrati anche in altri quartieri cristiani come Jabrie e quindi la vita per la popolazione civile, in mezzo al fuoco incrociato, è in serio pericolo”: è la drammatica testimonianza rilasciata all’Agenzia Fides da p. Jules Baghdassarians, sacerdote greco cattolico di Aleppo e Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Siria, mentre le forze di opposizione hanno annunciato l’avvio della “battaglia finale ad Aleppo”.

P. Baghdassarians spiega a Fides: “I civili innocenti continuano a morire: ieri una madre cristiana armena e una sua figlia di 6 anni sono state uccise, mentre il padre è gravemente ferito all’ospedale. Nei giorni scorsi abbiamo contato 15 vittime nella nostra comunità greco cattolica. Da due giorni non abbiamo elettricità: è una conseguenza dell’intensificarsi dei combattimenti. Gruppi armati si annidano nei palazzi dei civili: la popolazione è terrorizzata”, riferisce il sacerdote.

In tale tragica situazione, c’è “una reale emergenza umanitaria: migliaia di profughi sono ammassati nelle scuole e ad occuparsi di loro sono preti cristiani di tutte le confessioni, che portano cibo e assistenza. I cristiani sono mobilitati soprattutto per l’opera umanitaria, portando aiuti ai profughi che sono soprattutto famiglie musulmane”
Il Direttore nazionale lancia un accorato appello: “Chiediamo al mondo intero un sussulto di coscienza: fermate la guerra, fermate il commercio di armi, donateci la pace. Come ha detto il Papa, l’unica strada possibile per porre fine al bagno di sangue in Siria è la riconciliazione”.

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